Stavo Ascoltando il notiziario del 31 08 2011 quando ad un tratto con mio sommo stupore ascolto quello che invito anche voi ad ascoltare
http://www.video.mediaset.it/video/tg5/full/242794/edizione-ore-800-del-31-agosto.html#tf-s1-c1-o1-p1
Dal Min.19,33 al Min. 21,16
Sanno chi è e cosa ha fatto e quanto continua disturbare gli empi.Sanno chi è e cosa ha lasciato all'umanità...Ma non sanno il giudizio però, che gli è stato riservato e con tutti coloro che ancora continuano a schernirlo e a metterlo in cattiva luce. Prese sempre le distanze da ogni forma di "settarismo" e da ogni forma di potere di "massoneria" occulta con mania di potere e di conquista...Lo associarono al buffoncello Giuseppe Balsamo con una strategia, quello di eliminarlo e di lasciare inoltre a quest'ultimo la sua paternità.
Alessandro Conte di Cagliostro è l'Eterno Mutante, l'immortale che non muore mai...! Ricordatelo Che non muore mai...!!
E' stato detto, scritto e tramandato:
“COME IL VENTO DEL SUD,COME LA SPLENDENTE LUCE DEL MEZZOGIORNO CHE CARATTERIZZA LA PIENA CONOSCENZA DELLE COSE E LA COMUNIONE ATTIVA CON DIO, COSI' IO VADO VERSO IL NORD, VERSO LA NEBBIA E IL FREDDO.ABBANDONANDO OVUNQUE AL MIO PASSAGGIO QUALCHE PARTE DI ME STESSO, SPENDENDOMI,DIMINUENDOMI IN OGNI FERMATA, MA LASCIANDOVI UN PO' DI LUCE, UN PO' DI CALORE, FINO A QUANDO IO NON SIA INFINE ARRIVATO E STABILITO AL TERMINE DELLA MIA CARRIERA: ALLORA LA ROSA FIORIRA' SULLA CROCE. "IO SONO”.
Eugenio Siragusa
L'Eterno MUTANTE così parlò:
Il Messaggio Suo di ieri lo faccio mio, oggi, inviandolo a coloro che sono destinati a rinascere nella vera Vita, perché vivificati dalla “Verità che fa liberi, liberi davvero”. Con la presente vi affermo il temporaneo distacco da voi che mi siete cari. Ho detto e confermo “temporaneo”, perché è vero che mi rivedrete ancora, per la gioia dei nostri Spiriti viventi all'unisono con il “Grande Spirito”. Porto con me lo splendore dei vostri cuori e la beatissima Luce dei vostri sentimenti. Il cammino intrapreso volge alla meta e l'Opera al suo complimento. A voi tutti che avete accettato lo scherno, la derisione e le vituperazioni “dei morti che sotterrano i morti” figli di questo mondo, dico “grazie e a presto”. La Grande Luce del Bene vi guidi e vi sorregga sino al giorno che rinascerete per l'Eternità.
Grazie ancora “ figli di Dio”
VOSTRO EUGENIO
Aprile 1982
PIER CARPI è il noto giornalista, scrittore e produttore televisivo che proprio alla fortezza di SAN LEO incontrò un ILLUSTRE personaggio che gli consegnò i documenti che poi sarebbero stati utili per il libro LE PROFEZIE DI PAPA GIOVANNI XXXII e anteriormente per CAGLIOSTRO IL TAUMATURGO e per l'omonimo film. Ho incontrato personalmente PIER CARPI alla fine degli anni "80,sotto suo stesso invito e in piena divulgazione dell'opera Messianica di EUGENIO. Anche per il suggerimento personale di EUGENIO,ebbe luogo quell'incontro, per condividere le esperienze che PIER CARPI aveva avuto con le nostre.
Tratto da “CAGLIOSTRO” di Pier Carpi: IL memoriale del conte.
“Io non sono di nessuna epoca e di nessun luogo; al di fuori del tempo e dello spazio, il mio essere spirituale vive la sua eterna esistenza e se mi immergo nel mio pensiero rifacendo il corso degli anni, se proietto il mio spirito verso un modo di vivere lontano da colui che voi percepite, io divento colui che desidero. Partecipando coscientemente all’essere assoluto, regolo la mia azione secondo il meglio che mi circonda. Il mio nome è quello della mia funzione e io lo scelgo, così come scelgo la mia funzione, perché sono libero; il mio paese è quello dove fermo momentaneamente i miei passi. Mettete la data di ieri, se volete o riuscendovi, quella di domani o degli anni passati, per l’orgoglio illusorio di una grandezza che non sarà forse mai la vostra. Io sono colui che è”.
“Non ho che un padre; diverse circostanze della mia vita mi hanno fatto giungere a questa grande commovente verità; ma i misteri di questa origine e i rapporti che mi uniscono a questo padre sconosciuto, sono e restano i miei segreti. Coloro che saranno chiamati al divenire, all’intravedere come me, mi comprendono e mi approvano. Quanto all’ora, al luogo dove il mio corpo materiale a quaranta anni sui educherà su questa terra, quanto alla famiglia che io scelgo per questo, io voglio ignorarla, non voglio ricordarmi del passato per non aumentare le responsabilità già pesanti di coloro i quali mi hanno conosciuto, perché sta scritto: tu non farai cadere il cielo. Io non sono nato dalla carne, né dalla volontà dell’uomo, sono nato dallo spirito. Il mio nome, che è mio, quello che scelsi per apparire in mezzo a voi, ecco quello che reclamo. Quelli che mi sono stati dati alla mia nascita o durante la mia giovinezza, quelli per i quali fui conosciuto, sono di altri tempi e luoghi; li ho lasciati, come avrò lasciato domani dei vestiti passati di moda e ormai inutili”. “Ma ecco: sono nobile e viandante, io parlo e le vostre anime attente ne riconosceranno le antiche parole, una voce che è in voi e che taceva da molto tempo risponde alla chiamata della mia; io agisco e la pace rinviene nei vostri cuori, la salute nei vostri corpi, la speranza e il coraggio nelle vostre anime. Tutti gli uomini sono miei fratelli, tutti i paesi mi sono cari, io lui percorro ovunque, affinché lo Spirito possa discendere da una strada e venire verso di noi. Io non domando ai Re, di cui rispetto la potenza, che l’ospitalità sulle loro terre e, quando questa mi è accordata, passo, facendo attorno a me il più bene possibile: ma non faccio che passare. Sono un nobile viandante?”
“Come il vento del Sud, come la splendente luce di mezzogiorno che caratterizza la piena
coscienza delle cose e la comunione attiva con Dio, così io vado verso il Nord, verso la nebbia
e il freddo, abbandonando ovunque al mio passaggio qualche parte di me stesso,
spendendomi, diminuendomi in ogni fermata, ma lasciandovi un po’ di luce, un po’ di calore,
fino a quando io non sia infine arrivato e stabilito al termine della mia carriera: allora la rosa fiorirà sulla croce. Io sono Cagliostro”.
“Perché è necessario che voi chiediate di più? Se voi eravate figli di Dio, se la vostra anima non era così vana e così curiosa voi avevate già compreso” “Vi necessitano dei dettagli, dei segni e delle parabole, dunque ascoltate. Risalite molto nel passato, poiché lo volete”. “Tutta la luce viene dall’Oriente, tutto l’inizio dall’Egitto; sono stato tre anni come voi, quindi sette anni, poi l’età matura e a partire da questa età non ho più contato. Tre settenari fanno ventuno anni e realizzano la pienezza dello sviluppo umano. Nella mia prima infanzia, sotto la legge del rigore e della giustizia soffersi in esilio, come Israel tra le nazioni straniere. Ma come Israele aveva in sé la presenza di Dio, che come un Metatron lo guidava nei suoi passi, allo stesso modo un angelo potente vegliava su di me e dirigeva i miei atti, schiariva la mia anima, sviluppando le forze latenti in me. Lui era il mio maestro e la mia giuda”. “La mia ragione si formava e si precisava; io mi interrogavo, mi studiavo e prendevo coscienza di tutto quanto mi circondava, feci dei viaggi, molti viaggi, tanto attorno alla camera delle mie riflessioni che nei templi e nelle quattro parti del mondo; ma quando volevo penetrare l’origine del mio essere e salire verso Dio, nello slancio della mia anima, allora la mia ragione impotente si taceva e mi lasciava in balìa delle mie congetture”.“Un amore che attirava verso di sé tutte le creature in maniera impulsiva, una ambizione irresistibile, un sentimento profondo dei miei diritti e tutte le cose della terra e del cielo mi possedevano e mi gettavano verso la vita e l’esperienza progressiva delle mie forze, del loro gioco e del loro limite: era la lotta che dovevo sostenere contro le potenze del mondo, fui abbandonato e tentato nel deserto, lottai con l’angelo come Jacob, con gli uomini e con i demoni questi vinti,mi insegnarono i segreti che concernono il dominio delle tenebre, per cui non mi smarrii mai in una delle vie dalle quali non c’è ritorno”. “Un giorno - dopo quanti anni e viaggi - il Cielo esaudì i miei sforzi: si ricordò del suo servitore che, rivestito degli abiti nuziali, ebbe la grazia di essere ammesso come Mosè davanti all’Eterno. Da allora ricevetti come un nome nuovo, una missione unica”. “Libero e maestro della vita non pensai che a impiegarla per l’opera di Dio. Sapevo che Egli confermava i miei atti e le mie parole, come io confermavo il suo nome e il suo dominio sulla terra. Ci sono degli esseri che non hanno più angelo custode: io fui uno di quelli”. “Ecco la mia infanzia e la mia giovinezza, tali che il vostro spirito inquieto e generoso le reclama; ma che esse siano durate più o meno anni, che si siano fermate nei paesi dei vostri padri o in altre contrade, che importa a voi? Non sono io un uomo libero? Giudicate le mie abitudini, come dire le mie azioni, dite se sono buone, dite se ne avete viste di più potenti e se allora vi occupate ancora della mia nazionalità, del mio rango e della mia religione”. “Se, proseguendo il cammino felice dei suoi viaggi qualcuno di voi si avvicinasse un giorno a quella terra d’Oriente che mi ha visto nascere e si ricordasse di me, pronunci il mio nome e allora vedrà i servitori di mio padre che gli apriranno le porte della città santa. Poi quando ritornerà dirà ai suoi fratelli se io ho abusato fra voi di un falso prestigio, se ho preso nelle vostre dimore qualche cosa che non mi apparteneva”.
CAGLIOSTRO
Dal libro i "GIGANTI DEL CIELO" del Dott. Orazio Valenti
Si è cercato di mistificare Cagliostro, confondendolo, con una controfigura di nome Giuseppe Balsamo per perseguitarlo, screditarlo, renderlo colpevole di crimini che non aveva mai commesso:in una parola per eliminarlo.Gli empi avevano paura della sua personalità spirituale, e come in altri tempi. Ancor oggi si uniscono, con l’intenzione di fermare la sua Opera.Il Conte di Cagliostro fu ed è ancora la Sapienza incarnata di uno dei più grandi geni che l’umanità abbia mai avuto; Ermete Trismegisto. Fu ed è dispensatore d’Amore e di Bene,e maestro insigne dei Valori Alchemici Spirituali, Astrali e Fisici.
Il Conte di Cagliostro fu ed è un grande Maestro Atlantideo che salì il podio ultimo della scuola di Poseidone da dove attinse Sapienza Universale dai Figli di Dio venuti sulla terra per aiutare gli uomini nella conoscenza della Verità-Una.Egli ereditò il segreto del “mutamento” per essere sempre disponibile, per servire l’Immutabile legge del genio solare a cui è irriducibilmente devoto e da cui riceve il bene che dispensò e che dispensa.
Gli empi nutrono terrore della sua Personalità Spirituale e, come un tempo, si coalizzano nel tentativo di fermare la Sua Opera, pur sapendo che nulla possono fare essendo Cagliostro un cosciente possessore della Gnosi.
Egli sa quello che vuole e che desidera possedere, e questo, per un fine ben preciso e che
riguarda i Disegni del Grande Maestro, Spirito Padronimico del sistema solare. Cagliostro precedette la rivoluzione francese, e Rasputin precedette quella russa: momenti di particolari crisi umane in cui radicali mutamenti avrebbero portato a nuovi stati di
rinnovamento storico-culturale. L’umanità, conquistando una certa libertà psicologica, andava preparandosi al finale del XX secolo, in cui la Verità avrebbe dovuto svelarsi a tutti. “Io ho ricevuto la missione di consolare l’umanità - diceva Cagliostro - e il grande segreto della Gnosi è la causa della conoscenza del bene e del male”. “La mia vita di oggi dice Eugenio non è altro che una proiezione delle vite parallele vissute.I mutamenti avvengono con programmi ben precisi. È possibile capire ciò? Quando non si conosce la verità e non si è liberi, si rimane dentro le mura della propria cittadella, attanagliati dalle apparenze di un labirinto di facili illusioni, in una materia corruttibile e mutevole”.
Le foto riprodotte ritraggono: "l'uomo e la croce" simbolo dell'alta iniziazione di Cagliostro. la seconda "L'illustre" personaggio, il viandante dello spazio protagonista degli incontri con Pier Carpi.
http://www.video.mediaset.it/video/tg5/full/242794/edizione-ore-800-del-31-agosto.html#tf-s1-c1-o1-p1
Dal Min.19,33 al Min. 21,16
Sanno chi è e cosa ha fatto e quanto continua disturbare gli empi.Sanno chi è e cosa ha lasciato all'umanità...Ma non sanno il giudizio però, che gli è stato riservato e con tutti coloro che ancora continuano a schernirlo e a metterlo in cattiva luce. Prese sempre le distanze da ogni forma di "settarismo" e da ogni forma di potere di "massoneria" occulta con mania di potere e di conquista...Lo associarono al buffoncello Giuseppe Balsamo con una strategia, quello di eliminarlo e di lasciare inoltre a quest'ultimo la sua paternità.
Alessandro Conte di Cagliostro è l'Eterno Mutante, l'immortale che non muore mai...! Ricordatelo Che non muore mai...!!
E' stato detto, scritto e tramandato:
“COME IL VENTO DEL SUD,COME LA SPLENDENTE LUCE DEL MEZZOGIORNO CHE CARATTERIZZA LA PIENA CONOSCENZA DELLE COSE E LA COMUNIONE ATTIVA CON DIO, COSI' IO VADO VERSO IL NORD, VERSO LA NEBBIA E IL FREDDO.ABBANDONANDO OVUNQUE AL MIO PASSAGGIO QUALCHE PARTE DI ME STESSO, SPENDENDOMI,DIMINUENDOMI IN OGNI FERMATA, MA LASCIANDOVI UN PO' DI LUCE, UN PO' DI CALORE, FINO A QUANDO IO NON SIA INFINE ARRIVATO E STABILITO AL TERMINE DELLA MIA CARRIERA: ALLORA LA ROSA FIORIRA' SULLA CROCE. "IO SONO”.
Eugenio Siragusa
L'Eterno MUTANTE così parlò:
Il Messaggio Suo di ieri lo faccio mio, oggi, inviandolo a coloro che sono destinati a rinascere nella vera Vita, perché vivificati dalla “Verità che fa liberi, liberi davvero”. Con la presente vi affermo il temporaneo distacco da voi che mi siete cari. Ho detto e confermo “temporaneo”, perché è vero che mi rivedrete ancora, per la gioia dei nostri Spiriti viventi all'unisono con il “Grande Spirito”. Porto con me lo splendore dei vostri cuori e la beatissima Luce dei vostri sentimenti. Il cammino intrapreso volge alla meta e l'Opera al suo complimento. A voi tutti che avete accettato lo scherno, la derisione e le vituperazioni “dei morti che sotterrano i morti” figli di questo mondo, dico “grazie e a presto”. La Grande Luce del Bene vi guidi e vi sorregga sino al giorno che rinascerete per l'Eternità.
Grazie ancora “ figli di Dio”
VOSTRO EUGENIO
Aprile 1982
PIER CARPI è il noto giornalista, scrittore e produttore televisivo che proprio alla fortezza di SAN LEO incontrò un ILLUSTRE personaggio che gli consegnò i documenti che poi sarebbero stati utili per il libro LE PROFEZIE DI PAPA GIOVANNI XXXII e anteriormente per CAGLIOSTRO IL TAUMATURGO e per l'omonimo film. Ho incontrato personalmente PIER CARPI alla fine degli anni "80,sotto suo stesso invito e in piena divulgazione dell'opera Messianica di EUGENIO. Anche per il suggerimento personale di EUGENIO,ebbe luogo quell'incontro, per condividere le esperienze che PIER CARPI aveva avuto con le nostre.
Tratto da “CAGLIOSTRO” di Pier Carpi: IL memoriale del conte.
“Io non sono di nessuna epoca e di nessun luogo; al di fuori del tempo e dello spazio, il mio essere spirituale vive la sua eterna esistenza e se mi immergo nel mio pensiero rifacendo il corso degli anni, se proietto il mio spirito verso un modo di vivere lontano da colui che voi percepite, io divento colui che desidero. Partecipando coscientemente all’essere assoluto, regolo la mia azione secondo il meglio che mi circonda. Il mio nome è quello della mia funzione e io lo scelgo, così come scelgo la mia funzione, perché sono libero; il mio paese è quello dove fermo momentaneamente i miei passi. Mettete la data di ieri, se volete o riuscendovi, quella di domani o degli anni passati, per l’orgoglio illusorio di una grandezza che non sarà forse mai la vostra. Io sono colui che è”.
“Non ho che un padre; diverse circostanze della mia vita mi hanno fatto giungere a questa grande commovente verità; ma i misteri di questa origine e i rapporti che mi uniscono a questo padre sconosciuto, sono e restano i miei segreti. Coloro che saranno chiamati al divenire, all’intravedere come me, mi comprendono e mi approvano. Quanto all’ora, al luogo dove il mio corpo materiale a quaranta anni sui educherà su questa terra, quanto alla famiglia che io scelgo per questo, io voglio ignorarla, non voglio ricordarmi del passato per non aumentare le responsabilità già pesanti di coloro i quali mi hanno conosciuto, perché sta scritto: tu non farai cadere il cielo. Io non sono nato dalla carne, né dalla volontà dell’uomo, sono nato dallo spirito. Il mio nome, che è mio, quello che scelsi per apparire in mezzo a voi, ecco quello che reclamo. Quelli che mi sono stati dati alla mia nascita o durante la mia giovinezza, quelli per i quali fui conosciuto, sono di altri tempi e luoghi; li ho lasciati, come avrò lasciato domani dei vestiti passati di moda e ormai inutili”. “Ma ecco: sono nobile e viandante, io parlo e le vostre anime attente ne riconosceranno le antiche parole, una voce che è in voi e che taceva da molto tempo risponde alla chiamata della mia; io agisco e la pace rinviene nei vostri cuori, la salute nei vostri corpi, la speranza e il coraggio nelle vostre anime. Tutti gli uomini sono miei fratelli, tutti i paesi mi sono cari, io lui percorro ovunque, affinché lo Spirito possa discendere da una strada e venire verso di noi. Io non domando ai Re, di cui rispetto la potenza, che l’ospitalità sulle loro terre e, quando questa mi è accordata, passo, facendo attorno a me il più bene possibile: ma non faccio che passare. Sono un nobile viandante?”
“Come il vento del Sud, come la splendente luce di mezzogiorno che caratterizza la piena
coscienza delle cose e la comunione attiva con Dio, così io vado verso il Nord, verso la nebbia
e il freddo, abbandonando ovunque al mio passaggio qualche parte di me stesso,
spendendomi, diminuendomi in ogni fermata, ma lasciandovi un po’ di luce, un po’ di calore,
fino a quando io non sia infine arrivato e stabilito al termine della mia carriera: allora la rosa fiorirà sulla croce. Io sono Cagliostro”.
“Perché è necessario che voi chiediate di più? Se voi eravate figli di Dio, se la vostra anima non era così vana e così curiosa voi avevate già compreso” “Vi necessitano dei dettagli, dei segni e delle parabole, dunque ascoltate. Risalite molto nel passato, poiché lo volete”. “Tutta la luce viene dall’Oriente, tutto l’inizio dall’Egitto; sono stato tre anni come voi, quindi sette anni, poi l’età matura e a partire da questa età non ho più contato. Tre settenari fanno ventuno anni e realizzano la pienezza dello sviluppo umano. Nella mia prima infanzia, sotto la legge del rigore e della giustizia soffersi in esilio, come Israel tra le nazioni straniere. Ma come Israele aveva in sé la presenza di Dio, che come un Metatron lo guidava nei suoi passi, allo stesso modo un angelo potente vegliava su di me e dirigeva i miei atti, schiariva la mia anima, sviluppando le forze latenti in me. Lui era il mio maestro e la mia giuda”. “La mia ragione si formava e si precisava; io mi interrogavo, mi studiavo e prendevo coscienza di tutto quanto mi circondava, feci dei viaggi, molti viaggi, tanto attorno alla camera delle mie riflessioni che nei templi e nelle quattro parti del mondo; ma quando volevo penetrare l’origine del mio essere e salire verso Dio, nello slancio della mia anima, allora la mia ragione impotente si taceva e mi lasciava in balìa delle mie congetture”.“Un amore che attirava verso di sé tutte le creature in maniera impulsiva, una ambizione irresistibile, un sentimento profondo dei miei diritti e tutte le cose della terra e del cielo mi possedevano e mi gettavano verso la vita e l’esperienza progressiva delle mie forze, del loro gioco e del loro limite: era la lotta che dovevo sostenere contro le potenze del mondo, fui abbandonato e tentato nel deserto, lottai con l’angelo come Jacob, con gli uomini e con i demoni questi vinti,mi insegnarono i segreti che concernono il dominio delle tenebre, per cui non mi smarrii mai in una delle vie dalle quali non c’è ritorno”. “Un giorno - dopo quanti anni e viaggi - il Cielo esaudì i miei sforzi: si ricordò del suo servitore che, rivestito degli abiti nuziali, ebbe la grazia di essere ammesso come Mosè davanti all’Eterno. Da allora ricevetti come un nome nuovo, una missione unica”. “Libero e maestro della vita non pensai che a impiegarla per l’opera di Dio. Sapevo che Egli confermava i miei atti e le mie parole, come io confermavo il suo nome e il suo dominio sulla terra. Ci sono degli esseri che non hanno più angelo custode: io fui uno di quelli”. “Ecco la mia infanzia e la mia giovinezza, tali che il vostro spirito inquieto e generoso le reclama; ma che esse siano durate più o meno anni, che si siano fermate nei paesi dei vostri padri o in altre contrade, che importa a voi? Non sono io un uomo libero? Giudicate le mie abitudini, come dire le mie azioni, dite se sono buone, dite se ne avete viste di più potenti e se allora vi occupate ancora della mia nazionalità, del mio rango e della mia religione”. “Se, proseguendo il cammino felice dei suoi viaggi qualcuno di voi si avvicinasse un giorno a quella terra d’Oriente che mi ha visto nascere e si ricordasse di me, pronunci il mio nome e allora vedrà i servitori di mio padre che gli apriranno le porte della città santa. Poi quando ritornerà dirà ai suoi fratelli se io ho abusato fra voi di un falso prestigio, se ho preso nelle vostre dimore qualche cosa che non mi apparteneva”.
CAGLIOSTRO
Dal libro i "GIGANTI DEL CIELO" del Dott. Orazio Valenti
Si è cercato di mistificare Cagliostro, confondendolo, con una controfigura di nome Giuseppe Balsamo per perseguitarlo, screditarlo, renderlo colpevole di crimini che non aveva mai commesso:in una parola per eliminarlo.Gli empi avevano paura della sua personalità spirituale, e come in altri tempi. Ancor oggi si uniscono, con l’intenzione di fermare la sua Opera.Il Conte di Cagliostro fu ed è ancora la Sapienza incarnata di uno dei più grandi geni che l’umanità abbia mai avuto; Ermete Trismegisto. Fu ed è dispensatore d’Amore e di Bene,e maestro insigne dei Valori Alchemici Spirituali, Astrali e Fisici.
Il Conte di Cagliostro fu ed è un grande Maestro Atlantideo che salì il podio ultimo della scuola di Poseidone da dove attinse Sapienza Universale dai Figli di Dio venuti sulla terra per aiutare gli uomini nella conoscenza della Verità-Una.Egli ereditò il segreto del “mutamento” per essere sempre disponibile, per servire l’Immutabile legge del genio solare a cui è irriducibilmente devoto e da cui riceve il bene che dispensò e che dispensa.
Gli empi nutrono terrore della sua Personalità Spirituale e, come un tempo, si coalizzano nel tentativo di fermare la Sua Opera, pur sapendo che nulla possono fare essendo Cagliostro un cosciente possessore della Gnosi.
Egli sa quello che vuole e che desidera possedere, e questo, per un fine ben preciso e che
riguarda i Disegni del Grande Maestro, Spirito Padronimico del sistema solare. Cagliostro precedette la rivoluzione francese, e Rasputin precedette quella russa: momenti di particolari crisi umane in cui radicali mutamenti avrebbero portato a nuovi stati di
rinnovamento storico-culturale. L’umanità, conquistando una certa libertà psicologica, andava preparandosi al finale del XX secolo, in cui la Verità avrebbe dovuto svelarsi a tutti. “Io ho ricevuto la missione di consolare l’umanità - diceva Cagliostro - e il grande segreto della Gnosi è la causa della conoscenza del bene e del male”. “La mia vita di oggi dice Eugenio non è altro che una proiezione delle vite parallele vissute.I mutamenti avvengono con programmi ben precisi. È possibile capire ciò? Quando non si conosce la verità e non si è liberi, si rimane dentro le mura della propria cittadella, attanagliati dalle apparenze di un labirinto di facili illusioni, in una materia corruttibile e mutevole”.
Le foto riprodotte ritraggono: "l'uomo e la croce" simbolo dell'alta iniziazione di Cagliostro. la seconda "L'illustre" personaggio, il viandante dello spazio protagonista degli incontri con Pier Carpi.
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