Nel corso della sua lunga e poliedrica carriera giornalistica è stato per anni il commentatore televisivo delle imprese spaziali. Da un personaggio quale Tito Stagno, uno dei più popolari conduttori del Telegiornale negli anni sessanta e telecronista, che commentò il primo volo di Gagarin intorno alla Terra lo sbarco sulla Luna, ci si aspetterebbe non un atto di fede nei confronti dell’esistenza degli Alieni, ma un minimo di apertura, questo sì: immaginavamo che un uomo delle stelle potesse in qualche modo pensare ad altre forme di vita, da quelle parti. Invece, nulla di nulla:“Nei confronti degli extraterrestri ho la stessa fiducia che ripongo negli oroscopi…”. Queste le parola del telecronista della celebre frase « Ha toccato! Ha toccato il suolo lunare! », riprese da un'intervista rilasciata all'ottimo giornalista del Corriere Flavio Vanetti che cura il blog Mistero Buffo.
Tito Stagno, allora, Alieno uguale a oroscopo…
“Sì, non ci credo. Non ci credo seriamente, per dirla tutta. Se ci sono altre creature nell’universo, che cosa dovranno mai fare? Venire qui e spaventare qualcuno, forse? Io guardo all’Uomo. E dico: l’Uomo è andato sulla Luna, dopo una fase di preparazione non breve, e non è ancora riuscito a sbarcare su Marte; quindi, viaggiare nell’universo non è semplice e credo che gli stessi problemi riguardino altre eventuali civiltà. Non sarà per questo motivo che nessuno si è mai manifestato?”
Oddio, per la verità in tutto il mondo non manca chi dice di aver avuto contatti e dialoghi con gli Alieni. Oppure, senza arrivare ai cosiddetti incontri del quarto tipo, che assicura di aver visto dischi e altri aggeggi volanti che ben difficilmente sono riconducibili alla tecnologia terrestre.
“Se è per quello, c’è anche un sacco di gente che crede nell’oroscopo… Io, lo confesso, sono peggio di San Tommaso…”
Se dovesse essere testimone di un fenomeno strano, ad esempio l’apparizione nel cielo di qualcosa di particolare che vola, che cosa direbbe?
“Innanzitutto mi domanderei se non mi sogno sbagliato. Quindi ricorderei che cosa ho bevuto nelle ore precedenti e infine andrei a farmi dare una controllatina agli occhi. Se proprio trovassi che tuto è a posto, comincerei a documentarmi e a leggere sulla materia: ammetto infatti di non essere preparato, io sempre visto lo spazio sul piano della scienza e dell’uomo che ha tentato di muovere i primi passi in questo contenitore smisurato. Molta gente si è rivolta a me, nel corso degli anni, rendendomi partecipe di esperienze apparentemente inspiegabili: io ho preso atto, ma nessuno di loro, sinceramente, mi ha convinto”.
Andiamo oltre: Tito Stagno si imbatte in un Alieno. Che cosa fa? Che cosa gli dice?
“Be’, se proprio dovesse succedere, allora vorrei ripristinare il mio piglio da giornalista: mi piacerebbe, certo, fare lo scoop, essere il primo a intervistare un non terrestre; le domande non mancherebbero… A che cosa penserei, quindi? A recuperare un microfono al più presto…”
Tito Stagno ha conosciuto tanti astronauti delle missioni Apollo ed è diventato amico di alcuni di loro, ad esempio di Buzz Aldrin. Alcuni, a cominciare proprio da Aldrin, hanno fatto delle dichiarazioni perlomeno “strane” su fatti “strani” – giochiamo con le parole – ai quali hanno assistito durante i loro voli. Aldrin, ad esempio, ha affermato che mentre Apollo 11 si avvicinava alla Luna, è comparsa una luce che non avrebbe dovuto essere in quella posizione…
“A me nessuno di loro ha mai detto nulla. E anche Buzz non mi ha mai raccontato dell’ episodio del quale parlate. Oltretutto, già ai tempi erano in circolazione un bel po’ di detriti, pericolosi per il volo e pure ingannatori, probabilmente”.
Eppure Charles Conrad, comandante della missione Apollo 12 e terzo uomo a scendere sulla Luna, ha ammesso di aver avuto la netta sensazione di essere controllato da “presenze”, sulla Luna…
“Guardate però che Conrad amava scherzare molto. Era un bel burlone. Anzi, diciamo pure che spesso prendeva il prossimo per il …”.
Allora passiamo a Edgar Mitchell, pilota del Lem nella missione Apollo 14. Questa frase l’ha detta proprio lui, nel 2008: ”Mi è accaduto di avere il privilegio di sapere….di avere….avere la certezza che noi siamo stati visitati su questo pianeta e il fenomeno Ufo è reale, anche se tuttavia è stato coperto dai nostri governanti per un periodo di tempo molto lungo”.
“Non ho conosciuto Mitchell, dopo Apollo 13 mi sono occupato di meno dell’astronautica… Che dire? Che forse la parte più interessante di quella frase è la seconda: ecco, non escludo che in alto loco qualcuno sappia di più e non dica”.
Piano piano la stiamo portando a virare di bordo?
“Assolutamente no. Non cancello a priori l’ipotesi di altre forme di vita – già, ma quali? – nell’universo; ma reputo impossibile il contatto, altrimenti. come già ho detto, qualcuno l’avremmo già incontrato. Peraltro, è stato bene andare sulla Luna. E mi piace l’idea che possa essere sfruttata, un giorno, quale punto d’appoggio e di partenza per esplorazioni più difficili. Magari, quella base, potrebbero usarla pure loro, cioè gli Alieni… (risata divertita)”
Ha sentito mai parlare delle ghost missions Apollo 19 e Apollo 20, destinate a raccogliere, sul lato oscuro della Luna, reperti da una presunta nave madre extraterrestre, che sarebbe stata fissata anche una celebre foto dell’equipaggio di Apollo XV?
“No, mai. Ho però saputo che alcune sonde hanno trovato pianeti sui quali gli scienziati reputano ci siano condizioni simili a quelle della Terra. Interessante, davvero interessante; ma non ancora sufficiente, dal mio punto di vista, per cambiare idea sugli extraterrestri”.
Una delle idee più comuni sugli Alieni è che siano cattivi…
“Mah, invece io me li vedo buoni e docili. Veri fratelli del Cosmo. Più simili a E.T., tanto per intenderci. L’essere più cattivo per l’Uomo è l’Uomo stesso, ricordatelo”.
Tito Stagno telecronista di una missione marziana. Accetterebbe di lasciare il buen retiro e di occuparsene?
“Uhmmm, difficile, davvero difficile. Le missioni su Marte, quando ci saranno, risulteranno molto lunghe. Per un telecronista diventerebbero delle solenni ‘pizze’; che cosa racconterei allo spettatore, giorno dopo giorno? Una telecronaca ha senso solo se è viva e dà notizie. Tra l’altro, il giorno in cui si sbarcasse su Marte e non si trovasse il marziano, sai che flop. Sì, secondo me se non comparirà nessuno sarà, per certi aspetti, un fallimento”.
Ultima domanda: aveva ragione Tito Stagno oppure Ruggero Orlando, circa il fatidico momento del tocco di Eagle, il Lem dell’Apollo 11?
“Credo avessimo ragione entrambi e non solo perché così poi stabilì, da buon socialista, Andrea Barbato. Io non dissi mai ‘è allunato’. ma ‘ha toccato’: le zampe del Lem terminavano con delle punte che avevano lo scopo di sondare il terreno e fare sì che non ci fossero pericoli di stabilità una volta si fosse proceduto a completare la manovra. Io ho colto quella frase e vi assicuro che non è stato facile commentare in diretta per 12 minuti: stavo facendo una radiocronaca che sfruttava solo gli echi dentro la mia cuffia; e di là parlavano un inglese gergale e slangato… Comunque, la verità è che a causa del battibecco mio e di Ruggero, durato una quarantina di secondi, abbiamo ‘bucato’ il momento storico, quello nel quale Armstrong annunciò ‘Eagle has landed’…”
Fonte: ufoonline.it
Tito Stagno, allora, Alieno uguale a oroscopo…
“Sì, non ci credo. Non ci credo seriamente, per dirla tutta. Se ci sono altre creature nell’universo, che cosa dovranno mai fare? Venire qui e spaventare qualcuno, forse? Io guardo all’Uomo. E dico: l’Uomo è andato sulla Luna, dopo una fase di preparazione non breve, e non è ancora riuscito a sbarcare su Marte; quindi, viaggiare nell’universo non è semplice e credo che gli stessi problemi riguardino altre eventuali civiltà. Non sarà per questo motivo che nessuno si è mai manifestato?”
Oddio, per la verità in tutto il mondo non manca chi dice di aver avuto contatti e dialoghi con gli Alieni. Oppure, senza arrivare ai cosiddetti incontri del quarto tipo, che assicura di aver visto dischi e altri aggeggi volanti che ben difficilmente sono riconducibili alla tecnologia terrestre.
“Se è per quello, c’è anche un sacco di gente che crede nell’oroscopo… Io, lo confesso, sono peggio di San Tommaso…”
Se dovesse essere testimone di un fenomeno strano, ad esempio l’apparizione nel cielo di qualcosa di particolare che vola, che cosa direbbe?
“Innanzitutto mi domanderei se non mi sogno sbagliato. Quindi ricorderei che cosa ho bevuto nelle ore precedenti e infine andrei a farmi dare una controllatina agli occhi. Se proprio trovassi che tuto è a posto, comincerei a documentarmi e a leggere sulla materia: ammetto infatti di non essere preparato, io sempre visto lo spazio sul piano della scienza e dell’uomo che ha tentato di muovere i primi passi in questo contenitore smisurato. Molta gente si è rivolta a me, nel corso degli anni, rendendomi partecipe di esperienze apparentemente inspiegabili: io ho preso atto, ma nessuno di loro, sinceramente, mi ha convinto”.
Andiamo oltre: Tito Stagno si imbatte in un Alieno. Che cosa fa? Che cosa gli dice?
“Be’, se proprio dovesse succedere, allora vorrei ripristinare il mio piglio da giornalista: mi piacerebbe, certo, fare lo scoop, essere il primo a intervistare un non terrestre; le domande non mancherebbero… A che cosa penserei, quindi? A recuperare un microfono al più presto…”
Tito Stagno ha conosciuto tanti astronauti delle missioni Apollo ed è diventato amico di alcuni di loro, ad esempio di Buzz Aldrin. Alcuni, a cominciare proprio da Aldrin, hanno fatto delle dichiarazioni perlomeno “strane” su fatti “strani” – giochiamo con le parole – ai quali hanno assistito durante i loro voli. Aldrin, ad esempio, ha affermato che mentre Apollo 11 si avvicinava alla Luna, è comparsa una luce che non avrebbe dovuto essere in quella posizione…
“A me nessuno di loro ha mai detto nulla. E anche Buzz non mi ha mai raccontato dell’ episodio del quale parlate. Oltretutto, già ai tempi erano in circolazione un bel po’ di detriti, pericolosi per il volo e pure ingannatori, probabilmente”.
Eppure Charles Conrad, comandante della missione Apollo 12 e terzo uomo a scendere sulla Luna, ha ammesso di aver avuto la netta sensazione di essere controllato da “presenze”, sulla Luna…
“Guardate però che Conrad amava scherzare molto. Era un bel burlone. Anzi, diciamo pure che spesso prendeva il prossimo per il …”.
Allora passiamo a Edgar Mitchell, pilota del Lem nella missione Apollo 14. Questa frase l’ha detta proprio lui, nel 2008: ”Mi è accaduto di avere il privilegio di sapere….di avere….avere la certezza che noi siamo stati visitati su questo pianeta e il fenomeno Ufo è reale, anche se tuttavia è stato coperto dai nostri governanti per un periodo di tempo molto lungo”.
“Non ho conosciuto Mitchell, dopo Apollo 13 mi sono occupato di meno dell’astronautica… Che dire? Che forse la parte più interessante di quella frase è la seconda: ecco, non escludo che in alto loco qualcuno sappia di più e non dica”.
Piano piano la stiamo portando a virare di bordo?
“Assolutamente no. Non cancello a priori l’ipotesi di altre forme di vita – già, ma quali? – nell’universo; ma reputo impossibile il contatto, altrimenti. come già ho detto, qualcuno l’avremmo già incontrato. Peraltro, è stato bene andare sulla Luna. E mi piace l’idea che possa essere sfruttata, un giorno, quale punto d’appoggio e di partenza per esplorazioni più difficili. Magari, quella base, potrebbero usarla pure loro, cioè gli Alieni… (risata divertita)”
Ha sentito mai parlare delle ghost missions Apollo 19 e Apollo 20, destinate a raccogliere, sul lato oscuro della Luna, reperti da una presunta nave madre extraterrestre, che sarebbe stata fissata anche una celebre foto dell’equipaggio di Apollo XV?
“No, mai. Ho però saputo che alcune sonde hanno trovato pianeti sui quali gli scienziati reputano ci siano condizioni simili a quelle della Terra. Interessante, davvero interessante; ma non ancora sufficiente, dal mio punto di vista, per cambiare idea sugli extraterrestri”.
Una delle idee più comuni sugli Alieni è che siano cattivi…
“Mah, invece io me li vedo buoni e docili. Veri fratelli del Cosmo. Più simili a E.T., tanto per intenderci. L’essere più cattivo per l’Uomo è l’Uomo stesso, ricordatelo”.
Tito Stagno telecronista di una missione marziana. Accetterebbe di lasciare il buen retiro e di occuparsene?
“Uhmmm, difficile, davvero difficile. Le missioni su Marte, quando ci saranno, risulteranno molto lunghe. Per un telecronista diventerebbero delle solenni ‘pizze’; che cosa racconterei allo spettatore, giorno dopo giorno? Una telecronaca ha senso solo se è viva e dà notizie. Tra l’altro, il giorno in cui si sbarcasse su Marte e non si trovasse il marziano, sai che flop. Sì, secondo me se non comparirà nessuno sarà, per certi aspetti, un fallimento”.
Ultima domanda: aveva ragione Tito Stagno oppure Ruggero Orlando, circa il fatidico momento del tocco di Eagle, il Lem dell’Apollo 11?
“Credo avessimo ragione entrambi e non solo perché così poi stabilì, da buon socialista, Andrea Barbato. Io non dissi mai ‘è allunato’. ma ‘ha toccato’: le zampe del Lem terminavano con delle punte che avevano lo scopo di sondare il terreno e fare sì che non ci fossero pericoli di stabilità una volta si fosse proceduto a completare la manovra. Io ho colto quella frase e vi assicuro che non è stato facile commentare in diretta per 12 minuti: stavo facendo una radiocronaca che sfruttava solo gli echi dentro la mia cuffia; e di là parlavano un inglese gergale e slangato… Comunque, la verità è che a causa del battibecco mio e di Ruggero, durato una quarantina di secondi, abbiamo ‘bucato’ il momento storico, quello nel quale Armstrong annunciò ‘Eagle has landed’…”
Fonte: ufoonline.it
Gio Mar 22, 2012 10:10 pm Da Filippo Bongiovanni
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