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    Messaggi ricevuti da George Adamski durante i suoi viaggi a bordo di astronavi extraterrestri

    Alex
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    Messaggi ricevuti da George Adamski durante i suoi viaggi a bordo di astronavi extraterrestri Empty Messaggi ricevuti da George Adamski durante i suoi viaggi a bordo di astronavi extraterrestri

    Messaggio  Alex Gio Lug 29, 2010 9:06 am

    Messaggi ricevuti da George Adamski durante i suoi viaggi a bordo di astronavi extraterrestri George10

    Messaggio n.1

    "Figlio mio, lei è stato condotto qui ed ha potuto vedere ciò che si trova all'interno di uno dei nostri apparecchi più piccoli e della grande astronave-madre. Ha viaggiato a bordo dell'uno e dell'altra, solo per una breve distanza, e tuttavia a sufficienza per acquisire conoscenze importanti, da trasmettere ai suoi simili sulla Terra. Ha veduto lo spazio aperto, che è costantemente attivo, pieno di particelle in movimento, dalle quali si creano tutte le forme.
    Non esiste né un principio né una fine. Nell'immensità dello spazio vi sono innumerevoli corpi che voi della Terra chiamate pianeti. Sono molto diversi per dimensioni, come tutte le forme, ma sono peraltro molto simili al suo mondo ed ai nostri, e quasi tutti sono popolati e governati da esseri come voi terrestri e come noi. Mentre alcuni stanno soltanto adesso raggiungendo una fase tale da poter ospitare forme di vita come le nostre, altri non hanno ancora raggiunto tale stadio di sviluppo. Lei deve comprendere, infatti, che i mondi sono soltanto forme, e che attraversano il lungo periodo di sviluppo di tutte le forme, dalla più minuscola alla più grande.
    Ogni pianeta si muove in coordinazione con un certo numero di altri pianeti attorno ad un Sole centrale, con un movimento perfetto, formando un'unità, che voi terrestri chiamate Sistema. In ciascun caso, a quanto abbiamo appreso nel corso dei nostri viaggi, vi sono dodici pianeti in ogni sistema. Inoltre, dodici di tali sistemi sono sempre riuniti attorno ad un nucleo centrale che può venire paragonato al nostro Sole. Questi gruppi formano ciò che i vostri scienziati chiamano "universo-isola". Abbiamo motivo di ritenere che dodici"universi-isola" costituiscono un'immensa unità della casa del Padre, che come dice la Bibbia terrestre ha "molte dimore"…e così via, all'infinito.
    Sul nostro pianeta, e su altri appartenenti al nostro sistema, la forma che voi chiamate "uomo" si è sviluppata ed è progredita intellettualmente e socialmente, passando attraverso vari stadi di evoluzione, sino ad un punto che apparirebbe per inconcepibile ai popoli della Terra. Questa evoluzione è stata realizzata soltanto mediante l'adesione a quelle che voi chiamate leggi di Natura. Nei nostri mondi, viene invece conosciuto come adeguamento alle leggi della Suprema Intelligenza che governa il tempo e lo spazio.
    Come lei ha visto, noi viaggiamo nello spazio con la stessa facilità con cui si attraversa una stanza. Attraversare lo spazio non è difficile per coloro che hanno imparato a dominare le leggi in forza delle quali tutti i corpi vivono e si muovono: uomini e pianeti. Si comprende allora che la distanza tra due di tali corpi nello spazio, o la distanza tra due mondi, non è affatto da intendersi così come la concepite nel vostro mondo.
    Ricordi che un tempo la distanza tra le masse di terra del suo pianeta, che voi chiamate continenti, era considerata molto grande, ed era necessario molto tempo per recarsi dall'una all'altra. Ora i vostri aerei hanno invece abbreviato tale distanza, riducendola ad una frazione del tempo che era richiesto nel passato: tuttavia le distanze sono rimaste immutate. Lo stesso avverrà quando potrete ampliare la vostra conoscenza e apprenderete le leggi che agiscono nello spazio infinito.
    Un altro aspetto della realtà di cui ancora non vi rendete conto, è che il corpo di qualsiasi essere umano può trovarsi a suo agio su tutti i pianeti. Sebbene vi siano alcune differenze nelle condizioni atmosferiche, dovute alla grandezza e all'età del pianeta, in effetti sono di poco maggiori rispetto a quelle che si riscontrano sulla vostra Terra tra il livello del mare e una montagna alta alcune migliaia di metri. Alcune persone risentono più di altre di tali cambiamenti, ma con il tempo riescono ad acclimatarsi.
    Il suo mondo non è nella fase più infima di sviluppo dell'Universo. E' il meno evoluto tra quelli del nostro Sistema, ma al di fuori di questo vi sono altri mondi sui quali i popoli non hanno ancora raggiunto il vostro livello, sia dal punto di vista sociale che dal punto di vista scientifico. Inoltre, vi sono mondi in cui l'evoluzione si è spinta molto avanti in campo scientifico, mentre è rimasta ad un basso livello nel campo della comprensione personale e sociale, anche se è stata realizzata la conquista dello spazio.
    Nel nostro Sistema, i popoli di tutti i pianeti, ad eccezione di quelli della Terra, viaggiano liberamente nello spazio: alcuni solo per brevi distanze, mentre altri superano distanze assai maggiori e giungono fino ad altri sistemi.
    La vostra comprensione della vita e dell'Universo è molto limitata. Di conseguenza, voi avete molte concezioni errate a proposito degli altri mondi e della composizione dell'Universo: e conoscete così poco voi stessi! Tuttavia è anche vero che da parte di molti abitanti della Terra si manifesta un crescente desiderio di ricercare sinceramente una maggiore comprensione. Noi, che abbiamo già percorso il cammino che ora voi state compiendo, siamo disposti ad aiutarvi e a dispensare la nostra conoscenza a tutti coloro che sono disposti ad accettarla.
    Il primo fatto di cui la sua gente deve rendersi conto è che gli abitanti degli altri mondi non sono diversi, fondamentalmente, dagli uomini terrestri. Lo scopo della vita, sugli altri mondi, è in sostanza identico al vostro. In tutta l'umanità, per quanto possa essere sepolto in profondità, vi è il desiderio di elevarsi a qualcosa di più alto. Il vostro sistema scolastico, sulla Terra, in un certo senso è modellato sul progresso universale della vita. Infatti, nelle vostre scuole, voi progredite di classe in classe e di scuola in scuola, verso un'istruzione più elevata e più completa. Allo stesso modo l'uomo progredisce di pianeta in pianeta e di sistema in sistema, verso una comprensione sempre più grande, verso un'evoluzione nell'utilità universale.
    Voi sulla Terra siete vincolati da ciò che chiamate "tempo". Ma anche secondo le vostre valutazioni del tempo, quando conquisterete il volo spaziale rimarrete sbalorditi della rapidità con cui potrete raggiungere altri pianeti. Per questa avventura, voi dovete trovare nuove parole. Voi dite che i nostri apparecchi, che chiamate Dischi, volano: e questa è una definizione che vale per il funzionamento dei vostri aeroplani. Ma in realtà noi non "voliamo" nel senso che intendete voi. Noi annulliamo l'atmosfera per mezzo di un procedimento meccanico, che voi indicate come "sospensione della gravità". In tal modo, noi non siamo ostacolati dalla resistenza o dall'interferenza dell'atmosfera. Ecco perché i nostri apparecchi sono in grado di effettuare bruschi cambiamenti di direzione e di muoversi a velocità che hanno tanto sbalordito i vostri aviatori ed i vostri scienziati.
    Potremmo dirvi molte cose per quanto riguarda il controllo della gravità: si tratta di una conoscenza che è necessaria, sia per lasciare un pianeta che per ritornarvi senza pericoli. Saremmo felici di trasmettervi questa conoscenza che ci è tanto utile, ma voi non avete ancora imparato a vivere in pace e in uno spirito di fratellanza, per il bene di tutti gli uomini, come abbiamo invece imparato noi sugli altri mondi. Se rivelassimo questo segreto a lei o a qualunque altro uomo della Terra e divenisse di pubblico dominio, alcuni dei vostri popoli si affretterebbero a costruire navi per viaggiare nello spazio, le armerebbero di cannoni, e partirebbero per tentare di conquistare e di sottomettere altri mondi.
    Lei sa bene che, nel suo mondo, vi sono certi gruppi che hanno già rivendicato diritti di proprietà sulla Luna, con lo scopo di trasformarla in una base militare. Molti scienziati terrestri sperano, in un futuro non troppo lontano, di riuscire a costruire astronavi come le nostre, per viaggiare nello spazio. E' perfettamente possibile che questo avvenga. Ma agli uomini terrestri non sarà permesso di avventurarsi nello spazio in gran numero, né di rimanervi, fino a quando non avranno imparato ad abbracciare la vita universale vissuta dai popoli di altri mondi, anziché l'egoistica vita personale quale è conosciuta sulla Terra. E' inoltre dovrete imparare molte cose sullo spazio, poiché è appunto nello spazio che dovrete muovervi.
    Come le è stato detto, noi viaggiamo nello spazio allo scopo di imparare. A bordo delle nostre navi vi sono molti strumenti, alcuni dei quali sono già stati mostrati, e molti altri che non ha ancora veduto. Per quanto voi terrestri abbiate incluso tutti i nostri apparecchi nella categoria dei Dischi Volanti, abbiamo veicoli spaziali di molti tipi e di grandezze diverse, con diverse funzioni. I più grandi non si sono mai accostati all'atmosfera del vostro mondo: anzi, non si sono mai avvicinati a meno di parecchi milioni di chilometri dalla Terra. Non possiamo mettere a repentaglio le vite delle migliaia di persone che viaggiano a bordo di quelle astronavi gigantesche, perché se accadesse qualcosa che imponesse un atterraggio forzato sulla Terra prima che vostri popoli abbiano raggiunto una maggiore comprensione, i nostri correrebbero un grave pericolo.
    Figlio mio, lo scopo principale che ci ha portati vicino alla Terra in questo periodo è avvertirvi del grave pericolo che oggi minaccia i terrestri. Poiché sappiamo molto di più di quanto tutti voi possiate immaginare, riteniamo sia nostro dovere illuminarvi, se possiamo. I vostri popoli possono accettare la conoscenza che speriamo di trasmettere per vostro mezzo o per mezzo di altri, oppure rifiutarsi di ascoltare e autodistruggersi. La scelta spetta gli abitanti della Terra: noi non possiamo imporre nulla.
    Durante il suo primo incontro con il nostro fratello qui presente, egli le ha fatto comprendere che le esplosioni delle bombe nucleari sulla Terra destano il nostro interesse. Eccone la ragione. Benché la potenza e le radiazioni delle esplosioni sperimentali non abbiano ancora varcato la sfera d'influenza della Terra, tali radiazioni mettono in pericolo la vita dei terrestri. Avrà inizio una decomposizione che, con l'andare del tempo, saturerà la vostra atmosfera degli elementi letali che i vostri scienziati e i vostri militari hanno racchiuso in quelle che voi chiamate bombe.
    Le radiazioni liberate da tali bombe fino ad ora non sono pervenute molto lontano, poiché sono più leggere della vostra atmosfera e più pesanti dello spazio. Tuttavia, se l'umanità della Terra dovesse scatenare questa potenza in una guerra totale, una parte molto grande della popolazione terrestre verrebbe annientata, il suolo diverrebbe sterile, le acque avvelenate rimarrebbero prive di vita ancora per molti anni. E' possibile addirittura che il corpo stesso del vostro pianeta rimanesse mutilato al punto di distruggere il suo equilibrio nella nostra galassia.
    Questi sarebbero gli effetti che riguarderebbero direttamente il vostro mondo. Per noi, viaggiare nello spazio potrebbe divenire difficile e pericoloso per un lungo periodo di tempo, poiché le energie liberate da tali esplosioni multiple penetrerebbero oltre la vostra atmosfera fin nello spazio aperto.
    Come sa, poiché conosciamo l'uso e il controllo di energie assai più potenti di quelle che i nostri fratelli terrestri hanno imparato ad adoperare, noi potremmo, se lo volessimo, annullare la vostra potenza con una potenza ancora più grande. Ma si ricordi ciò che le è stato detto. Noi non uccidiamo i nostri simili, neppure per autodifesa. Noi cerchiamo, e continueremo a cercare, di impedire una guerra del genere, portando ai terrestri la conoscenza delle conseguenze della loro azione. Infatti, nessuno scatena una guerra se non per ignoranza.
    E non c'è uomo al mondo che non abbia sognato, almeno una volta nella sua vita, ciò che voi chiamate utopia, il mondo quasi perfetto. Non vi è nulla che l'uomo ha immaginato che non sia realtà in qualche altro luogo. Perciò, non vi è nulla di impossibile da realizzare. Anche per voi terrestri questo è possibile. Per noi degli altri pianeti della nostra galassia, tutto questo è oggi realtà. Sulla Terra, vi sono alcuni che hanno esclamato:"Ma quanto deve essere monotona la perfezione!". Invece non è affatto così, figlio mio, perché vi sono diversi gradi di perfezione come vi sono gradi diversi in tutte le cose. Sui nostri mondi noi siamo felici, ma non ristagnamo. E' come quando un uomo raggiunge la cima di una collina vista dal basso e gli si presenta allo sguardo un'altra collina: lo stesso avviene sempre con il progresso. La valle che si estende nel mezzo deve venire attraversata, prima che sia possibile scalare un'altra vetta.
    Comprendere le leggi universali, conduce in alto, ma nello stesso tempo impone certe restrizioni. Ciò che oggi è per noi, potrebbe essere anche per voi terrestri. Innalzati dalla vostra conoscenza, voi verrete impediti dalla vostra stessa conoscenza di agire animati dalla violenza nei confronti dei vostri fratelli. Voi vi renderete conto allora che la stessa convinzione, innata in ogni essere individuale, che lo spinge a sentire di avere il divino privilegio di decidere la propria vita e di dar forma al proprio destino, anche se attraverso tentativi ed errori, è valida anche per ogni gruppo, per ogni nazione e per ogni razza dell'umanità.
    Così come esistono molti sentieri che conducono in basso, lontano da ogni progresso, ve ne sono molti che conducono verso l'alto. Anche se un uomo può sceglierne uno, ed un secondo può sceglierne un altro, ciò non deve dividerli, poiché sono fratelli. In verità, l'uno può imparare molto dall'altro, se lo vuole. Infatti, nell'immensità della creazione infinita, non esiste una via che sia l'unica.
    Sulla Terra abbiamo udito ripetere molte volte la frase: "La strada della felicità". E' una bella frase, perché il progresso è felicità, e si incontra lungo tutta la via che porta in alto, fin dall'inizio. E la felicità affratella gli uomini nella tolleranza verso gli sforzi altrui, anche se questi sforzi possono essere di natura diversa.
    Non vi è nulla di irrimediabile, per quanto riguarda la vostra Terra ed i suoi abitanti: manca soltanto la comprensione del fatto che essi sono solo bambini nella vita universale dell'Essere Supremo. Le è stato detto che, nei nostri mondi, noi viviamo secondo le leggi del Creatore, mentre sulla Terra voi vi limitate tuttora a parlarne. Se voi viveste veramente già secondo i precetti che conoscete, i popoli della Terra non si massacrerebbero l'un l'altro. Lavorerebbero, invece, gruppo per gruppo, nazione per nazione, per conseguire il bene e la felicità nella parte del mondo in cui sono nati e che chiamano "patria".
    Io credo che i popoli della Terra rimarrebbero sbalorditi nello scoprire con quanta rapidità un cambiamento può verificarsi in tutto il pianeta. Ora che disponete dei mezzi per comunicare con tutto il mondo, messaggi che esortassero all'amore e alla tolleranza, anziché al sospetto e alla critica, troverebbero cuori disposti ad ascoltarli. Infatti, gran parte della popolazione della Terra è stanca di lotte e di dolori. Noi sappiamo che, come non mai, molti provano la sete di conoscenza che assicuri loro la liberazione. Sappiamo che nelle loro menti vi sono paura e confusione, perché hanno visto e subito i risultati di due grandi guerre che sono servite esclusivamente a gettare i semi di un'altra guerra.
    Perciò non è troppo tardi, dacché vi sono dovunque, sul vostro pianeta, menti e cuori ricettivi. Ma c'è poco tempo, figlio mio! Perciò vada, con la benedizione del Padre Infinito, a svolgere la sua missione, e aggiunga la sua voce a quella di coloro che diffondono il messaggio di speranza.

    Tratto dal libro "A bordo dei dischi volanti" di George Adamsky, Edizioni Mediterranee

    Messaggio n.2

    Nell'immensità dell'Infinito vi sono molte forme. Ha potuto vederlo nel corso delle due visite alle nostre astronavi, al di là dei confini dell'atmosfera del suo pianeta. Tali forme di vita variano in grandezza, dalle particelle di polvere infinitamente piccole, invisibili agli occhi umani, fino ai pianeti ed ai soli più grandi, che sono innumerevoli. Tutti sono immersi nell'oceano di un'Unica Potenza, alimentati da un'Unica Vita.
    Sul vostro mondo, voi avete assegnato nomi alle molte forme che vi avete visto: uomo, animale, pianta, e così via. I nomi servono soltanto per la percezione dell'uomo, mentre nell'oceano infinito sono inutili e insignificanti, nelle forme in cui li conoscete. L'Intelligenza Infinita non può darsi un nome, perché è completa e perfetta. E tutte le forme hanno sempre dimorato, e dimoreranno sempre nella Totalità.
    Tra le molte forme, quella che voi chiamate "uomo" afferma di possedere l'unica vera intelligenza, sulla vostra Terra. Tuttavia, questo non è vero. Nel vostro mondo e dovunque nell'Universo sconfinato, non vi sono manifestazioni che non esprimano l'intelligenza, in cuna certa misura. Infatti, il Divino Creatore di tutte le forme si esprime attraverso la Creazione: è la sua manifestazione, un'espressione-pensiero della sua intelligenza.
    In quanto uomo, lei non è niente più e niente meno di questo. Infatti la vita stessa da cui è alimentata ogni forma, e l'intelligenza che si esprime per suo mezzo, è un'espressione divina.
    Nella stragrande maggioranza, gli uomini della Terra non sanno questa verità, e trovano molte pecche in tutto ciò che sta al di fuori del loro io personale, perché non si rendono conto che ogni forma esprime il proprio scopo e rende il servizio per il quale è stata creata.
    Non esiste una forma che sia in grado di giudicarne un'altra, poiché tutte le forme sono soltanto i servitori dell'Unico Supremo. Nessuno sa tutto ciò che vi è da sapere, perché nessuno conosce tutto ciò che è: e questo è noto solo all'Onnisciente. Ma tutte le forme, servendo umilmente e con zelo, acquistano una maggiore comprensione della fonte da cui ricevono la loro saggezza: la stessa forza vitale grazie alla quale esistono.
    Nella concezione completa, tutte le manifestazioni di tutte le forme sono come fiori bellissimi in un immenso giardino, in cui sbocciano molte specie di molti colori, in un'armonia generale. Ogni fiore sente se stesso attraverso la manifestazione di un altro. Ciò che sta in alto abbassa lo sguardo verso ciò che sta in basso. I colori svariati costituiscono una delizia per tutti. I modi dello sviluppo destano il loro interesse e intensificano il desiderio della realizzazione. Osservando la bellezza che dorme e che gradualmente, in un giorno o in un secolo, si dispiega, si scopre gradualmente la concezione generale, nel colore e nella fragranza dolcissima. Ogni fiore si gloria della propria funzione, del servizio reso agli altri; e a sua volta riceve da tutti gli altri. Tutti, in questo immenso panorama di bellezza, donano e ricevono, e sono i canali attraverso i quali fluisce una melodia che proviene dall'Altissimo.
    Perciò, alcuni servono ai piedi del trono, mentre altri servono al di sopra del trono e attorno ad esso. Ciascuno si fonde con tutti gli altri, ed esprime esclusivamente gioia, perché ha il grande privilegio di servire.
    Lo stesso si può dire dell'espressione umana: lei sa bene che l'uomo avrebbe dovuto imparare a vivere in conformità con questa legge, fin dall'inizio della sua presenza sul vostro mondo. Ma non riuscì ad imparare questa lezione: se l'avesse imparata, la vostra Terra sarebbe stata un giardino di gioia: il giardino di un eterno desiderio di servire. Ma l'uomo, nella sua assenza di comprensione, ha distrutto l'armonia della sua presenza sulla Terra. Vive nell'inimicizia verso il suo simile, e la sua mente è divisa, in preda alla confusione. Non ha mai conosciuto la pace, non ha mai visto la vera bellezza. Per quanto si glori delle sue conquiste materiali, vive tutt'ora come un'anima perduta.
    E chi è l'uomo che vive in queste tenebre? E' il mortale che non ha saputo servire l'Immortale! E' colui che parla della "Via", ma non la ricerca. E' colui che teme tutte le cose che stanno al di là della comprensione della sua mente incatenata. E' colui che ha rinnegato il desiderio del suo spirito.
    L'uomo è diventato, lentamente, paura: una paura che sta costantemente in guardia contro tutte le forme di vita, contro tutte le cose. Infatti, se questa paura si allontanasse dalla propria ombra, cesserebbe di esistere. E' questo che fa dell'uomo un prigioniero, fino al termine della sua esistenza mortale.
    In verità, l'uomo oggi vive desolato sulla Terra, oppresso dalla paura e dal timore di ciò che chiama morte, la fine della sua vita mortale, solo nel deserto delle sue tenebre personali. Eppure è stato l'uomo stesso a causare la desolazione che ora deplora con tanta amarezza, perché non ha voluto servire come servono tutte le forme più umili che lo circondano. Invece, l'uomo continua a distruggere le manifestazioni di altre forme di vita, con il solo scopo di sopravvivere. Non è riuscito a comprendere la ricchezza che esse avrebbero potuto donargli, se avesse permesso loro di servire come erano destinate a fare.
    Ahimè! Il campicello dell'uomo, sulla Terra, è veramente sterile. I semi che getta nella sua limitata comprensione portano soltanto frutti amari. Ma egli continua a rimanere incatenato alla sua ignoranza, ripete i suoi errori nel corso dei secoli, e spera ancora di trovare ciò che il suo cuore desidera, ciò che tutta la sua anima invoca. L'uomo teme di allontanarsi dalle fondamenta della Terra, gettate da lui stesso, per timore che vengano occupate da qualcun altro, e alla fine non avrà nulla. Perciò sta in guardia contro ciò che non è eterno ma che, per il momento, si trova in un processo di cambiamento e di decadenza: i suoi occhi sono ciechi a ciò che accade. Ha imprigionato in se stesso la luce che avrebbe potuto guidarlo sulla via dell'Unità Eterna: una gioia raggiunta da tutti coloro che hanno saputo percorrere quella via. Costoro sono i servi, i figli e le figlie dell'Unico Padre, in tutti i mondi: il Padre, creatore di quel campo bellissimo dalle molte forme, dai molti colori, dalle molte sfumature, dalle molte altezze e dalle molte profondità, dalle molte delizie che esprimono, giorno e notte, un canto corale di armonia celestiale, al quale tutti possono partecipare.
    Figlio mio, non deve scoraggiarsi se sulla sua Terra deve affrontare il ridicolo e l'incredulità. Con la comprensione che noi le abbiamo donato, adesso comprenderà perché non può essere altrimenti. Dica ai suoi fratelli e alle sue sorelle ciò che ha imparato. Vi sono molti che hanno cuori e menti aperte, ed il loro numero continuerà ad aumentare.

    Tratto dal libro "A bordo dei dischi volanti" di George Adamsky, Edizioni Mediterranee

    Messaggio n.3

    Fratello, lo scopo principale che ci ha portato sulla Terra in questo periodo è di avvertirvi del grande pericolo che vi minaccia.
    I vostri popoli possono accettare la conoscenza che speriamo di trasmettere per mezzo vostro e di altri, oppure possono rifiutarsi di ascoltare ed autodistruggersi. La scelta è vostra, noi non possiamo imporre nulla.
    Le esplosioni delle bombe nucleari sulla Terra destano il nostro interesse. Avrà inizio una decomposizione che, con l'andare del tempo, saturerà la vostra atmosfera degli elementi letali che i vostri scienziati ed i vostri militari hanno racchiuso in quelle che voi chiamate bombe. Le radiazioni liberate sono più leggere della vostra atmosfera e più pesanti dello spazio. Tuttavia, se l'umanità dovesse scatenare questa potenza in una guerra totale, una parte molto grande della popolazione terrestre verrebbe annientata, il suolo diverrebbe sterile, le acque avvelenate rimarrebbero prive di vita per molti anni. È possibile addirittura che il corpo stesso del vostro pianeta rimanga mutilato al punto di distruggere il suo equilibrio nella nostra galassia. Le energie liberate da tali esplosioni multiple penetrerebbero oltre la vostra atmosfera fin nello spazio aperto. Noi potremmo annullare qualunque potenza, ma non uccidiamo neppure per autodifesa. Cerchiamo, e continueremo a cercare, di impedire una guerra del genere, portando ai terrestri la conoscenza delle conseguenze delle loro azioni. Anche se ognuno di voi può scegliere sentieri che conducono sia in basso che in alto, l'uno può aiutare l'altro, perché non esiste un'unica via. La felicità affratella gli uomini nella tolleranza verso gli sforzi altrui, anche se di natura diversa.
    Gran parte della popolazione terrestre è stanca di lottare e soffrire, vi sono dovunque menti e cuori ricettivi, ma c'è poco tempo!".
    Sappiamo che i radicali mutamenti delle vostre condizioni atmosferiche, si sono verificati in molte località dopo gli esperimenti atomici.
    Noi fin dalla nascita consideriamo impensabile disubbidire alle Leggi Universali che esistevano sin dal principio e dureranno per tutta l'eternità, per cui ogni individuo o gruppo umano, ogni forma di vita intelligente di ogni mondo, deve decidere il proprio destino senza interferenze da parte altrui.
    A parte le nostre missioni fisiche sulla Terra, dobbiamo attenerci fermamente alla convinzione che i popoli della vostra Terra finiranno per destarsi e per rendersi conto della catastrofe verso la quale si stanno avviando.
    Le vostre forze aeree ed i vostri governi sanno benissimo che le nostre navi, avvistate nei vostri cieli, vengono dallo spazio.
    Molti uomini che occupano posizioni importantissime nei governi del vostro mondo sono già stati contattati da noi. Molti vostri aviatori e scienziati che hanno visto e capito, hanno paura di parlare liberamente perché vengono suggestionati ed ammoniti.
    Si può dire che la vera forza di testimonianza e di stimolo per i governanti venga dai milioni di uomini della strada.
    Conosciamo lo scetticismo che gli abitanti della Terra ostentano verso tutto quello che sta al di fuori del loro ristretto solco di esperienza personale. È pericoloso impartire una conoscenza maggiore di quella che può essere assorbita e compresa. Vi sono certe cose che il Maestro le ha rivelato e che non devono ancora essere rivelate ai terrestri, e quello che lei è autorizzato a dire, non può essere detto a tutti.
    Lei potrebbe essere indotto a trasmettere incautamente informazioni ad una mente indegna che potrebbe sfruttarle in modo perverso.
    Da duemila anni molti di noi hanno iniziato una missione volontaria vivendo in mezzo a voi. Noi conosciamo la vostra storia che è nata 78 milioni di anni fa. Molte storie sono state scritte dagli uomini e sono andate perdute con varie civiltà che si autodistrussero, lo stesso tipo di distruzione che oggi vi minaccia.
    Vi sono stati uomini che hanno lasciato il vostro pianeta con il nostro aiuto per imparare e poi ritornare per trasmettere agli altri.
    Oggi nessuno potrebbe ritornare, a causa delle condizioni di rifiuto e di persecuzione verso le persone temporaneamente scomparse.
    Siamo comunque animati dalla speranza di proporre la nostra realtà con taluni atterraggi ed incontri personali.
    Contatti mentali o telepatia mentale, non devono essere confusi con i fenomeni di tipo spiritistico; sono degli stati unificati di coscienza tra l'emittente ed il ricevente. Lo spazio o distanza non costituisce alcuna barriera.
    Sempre più gli uomini, nei fondi mentali di pensiero, sono saturi di emozioni distruttive, corazzati di egoismo dove predominano paura e confusione. Alcuni sono riusciti ad evolvere in considerazioni più elevate nei confronti dei loro simili, cercando di apprendere meglio le Leggi Universali. Alcuni hanno scelto i canali di ciò che voi chiamate metafisica ed occultismo, ma spesso sono dominati da un movente egoistico, desiderio di imporsi e di ricavare un guadagno personale, più che dal movente personale di dedizione e di benessere comune. In conseguenza di questo egoismo generale, i capi sono soggetti alle abitudini della maggioranza che è al potere.
    È andata perduta l'identità con l'origine divina. L'impulso represso dell'anima originaria, finisce per sconvolgere profondamente l'uomo incatenato dal meccanismo dell'abitudine, che lascia l'Io irrequieto e perplesso. Fino a quando l'uomo non si sarà liberato dai ceppi dell'orgoglio personale e non permetterà alla voce interiore di guidarlo, continuerà a vivere in guerra con le leggi del suo stesso essere. Quei pochi terrestri che provano il sincero desiderio di imparare le Leggi dell'Essere Infinito, devono cercare di orientare gli altri, e noi li aiuteremo". Se pensate che la vita in terra sia un inferno, la colpa è esclusivamente vostra.
    Il vostro pianeta è sacro, come tutte le creazioni.
    Se tutta l'umanità venisse cancellata dalla faccia della Terra, e con essa il dissidio, l'angoscia, il dolore che hanno scatenato quanti non hanno ancora imparato a coesistere, la Terra sarebbe bellissima, ma non sarebbe certamente bella quanto lo è un mondo in cui tutti gli uomini vivono in uno spirito di fratellanza con tutto l'Universo.
    Anche se un uomo è estraneo ad un altro, questo non gli da il diritto di ignorare, insultare od uccidere un suo simile.
    Non vi appare strano pregare il Padre Divino perché benedica i vostri tentativi di distruzione spietata? La responsabilità ricade su ogni individuo.
    È molto difficile infrangere una schiavitù che costituisce il risultato di secoli e secoli di equivoci, divisioni, desiderio personale di potere, al punto che accettate come inevitabili il dolore e l'angoscia.Nel Cosmo, tutto è immerso in un'unica potenza, un'unica vita.
    Non è neppure immaginabile che una particella od un Pianeta decidano di muoversi per conto loro o di creare nuove leggi. Nell'Oceano Cosmico le formalità ed i nomi sono insignificanti perché ogni forma dimora nella Totalità.
    Dalla Natura stessa si impara.
    La vita di cui è alimentata ogni espressione creata è l'intelligenza, un'espressione-pensiero della Intelligenza Divina.
    Ogni fiore si gloria della propria funzione, del servizio reso agli altri, ed a sua volta riceve da tutti gli altri. Sono canali attraverso cui fluisce una melodia che proviene dall'altissimo. L'uomo, nella sua voluta incomprensione alla conformità, vive di inimicizia, in preda alla confusione, come un'anima perduta. È il mortale che non ha saputo servire l'immortale, rinnegando il desiderio del suo spirito, prigioniero della paura e della desolazione che egli stesso ha creato.
    Vorrebbe sopraffare e sopravvivere distruggendo le altre manifestazioni di vita.
    Sulla Terra sono stati mandati in esilio i colpevoli di egoismo e turbolenza di altri pianeti. Si pensò che, siccome nessuna avrebbe ceduto all'altra, alla fine sarebbero state costrette a trovare un'armonia comune: questa è l'origine delle dodici tribù originarie, gli Angeli caduti, destinati a ricominciare daccapo. Individui alteri e sprezzanti che a più riprese cercavano di dominare con guerre, discriminazioni, fino alla istituzione delle Nazioni, con gravi separazioni razziali.
    Furono inviati diversi "Messia" ma spesso i loro seguaci furono annientati da coloro che erano venuti per servire.
    Non appena gli abitanti di un pianeta incominciano a lavorare secondo la volontà del loro Creatore, a loro volta gli Elementi si pongono al loro servizio.
    Sulla Terra si verifica esattamente il contrario; infatti, attraverso I'autoesaltazione e la perversione delle Leggi Naturali, l'uomo volge gli elementi contro se stesso. Spetta a ciascuno accelerare o rallentare la propria evoluzione.
    Ciò che considerano forza è solo debolezza, confusione nei riguardi dell'Onniscenza.
    La frequenza del Pianeta viene stabilita dagli individui che lo abitano. L'uomo è lo scultore di se stesso e lavora con il materiale fornitogli dal suo Creatore. La concezione che l'uomo ha di se stesso nell'universo, modellerà il suo corpo. Non imparare a vivere secondo le Leggi Naturali, produce la stagnazione personale, la disintegrazione fisica. Gli errori non sono una vergogna, ma una lezione per il futuro.
    Il grave stato di confusione è dovuto all'errore, alla consuetudine di dividere in molte parti ciò che non dovrebbe mai essere diviso.
    Ogni cosa è interdipendente. Ogni elemento è espressione dinamica dell'attività creativa in un rinnovamento costante. Gli elementi provano l'ardente desiderio di servire sempre meglio, per potere ascendere anch'essi ad un livello di servizio superiore ed eterno.

    George Adamsky

    Tratto dal libro "I Dischi volanti sono atterrati"

      La data/ora di oggi è Dom Nov 24, 2024 11:58 pm