Chiusura dello Zed e cacciata dal Paradiso Terrestre

"Questa fu "la cacciata". In realtà non fu Dio a cacciare gli uomini, ma furono gli uomini a cacciare Dio."
Il peccato originale maschilizzò il mondo e chiuse l'uomo entro una metà di se stesso. La donna fu squalificata. Furono create prostituzione, guerra, omosessualità. Lo stesso terribile effetto si sarebbe ottenuto femminilizzando il mondo e squalificando l'uomo. Effetto uguale, ma cause diametralmente opposte, perché alle esplosioni si sarebbe sostituito l'effetto deleterio delle implosioni. L'uomo perdette il dono del paradiso, che era stato da Dio elargito alla coppia. Ma la coppia doveva raggiungere la perfetta completezza ed il perfetto equilibrio: due piatti di bilancia posti sulla medesima linea orizzontale. La "cacciata" non fu dovuta a maledizione da parte di Dio, perché Dio non maledice e non punisce nessuno, ma fu dovuta alla libera scelta dell 'uomo. Fu un frutto di ignoranza e stupidità. L'Eden era la totale armonizzazione del "pari" e del "dispari", come dice Platone parlando dell 'Eden atlantideo nel suo Crizia. Nell'Eden la morte era soltanto un voltar pagina. Lontano dal paradiso terrestre l'uomo, ormai dimezzato', è posto tra mezze creature a lui ostili. Non conosce più il nome magico che trasforma in intero ciò che intero non è. La vita, come un serpente impaurito, si è volta all'indietro, ripiegandosi su se stessa. La "inciviltà" del ferro è nata. Si dipana di anno in anno la lunga serie dei conflitti: il povero accusa il ricco, il ricco accusa il povero, l'uomo accusa la donna, la donna accusa l'uomo. I popoli accusano altri popoli. I due serpenti, quello bianco della potenza e quello nero della saggezza che, insieme, dovevano mettere alla prova la maturità dell 'uomo, sono stati separati. E allora l'apparenza sensibile del creato diviene illusione. I sensi ci mentiscono. Guardiamo il sole e non lo vediamo: ci appare soltanto un sole bianco, abbagliante, che non esiste, così come non esiste il sole nero che avremmo potuto vedere se l'errore nostro fosse stato diametralmente opposto. Se la luce si sposa alla tenebra il sole vero, amoroso e pulsante, si svela nel suo colore di verde smeraldo. La luce, senza tenebra, acceca. La tenebra, senza luce, annichilisce. L'uomo ormai è divenuto idolatra, adoratore di mezze verità che crede verità complete. E le mezze verità, prive di pacificazioni, lo feriscono. Il cambiamento di pensiero ha portato a molte devastanti mutazioni e mutilazioni. Il pensiero dimezzato si è trasferito in due luoghi diversi posti all'interno dell'uomo: uno nella memoria della coscienza, l'altro nella smemoratezza dell'inconscio. Così l'uomo, con le sue stesse mani, si è tagliato in due anche nel pensiero e in lui lottano crudelmente un demonio e un angelo. Ma il demonio non è altro che un angelo che l'uomo, nella sua mente, ha fatto decadere. Dice la Bibbia (Genesi 3-20): «Allora il Signore Iddio fece per Adamo e per la sua compagna delle coperture di pelle e con esse li rivestì con cura». La sensibilità esteriore dell 'uomo si trasformò, divenendo grossolana. L'uomo non sapeva più vedere il giorno nella notte e la notte nel giorno. La metà dei viventi fu creduta morta perché era divenuta invisibile. L'essere umano disumanizzato, colpito dalle innumerevoli e ingannevoli forme, non vide più le poche vere funzioni. Il nascere non fu più ingresso gioioso, ma dolorosa lacerazione. Il nutrimento non fu più dono di reciprocità tra due mondi, quello vegetale e quello animale, dalle tinte complementari, ma violenza e dissanguamento. Nacquero gli spiedi e i girarrosti. Così come Caino aveva nascosto sotto le erbe il cadavere di Abele, odorosi erbaggi ricoprirono lembi di carne arrostita.- Macabri riti "kascer" uscirono da un falso compromesso col veto biblico: "Non mangerai la sanguinolenta carne» e si seguitò a mangiar carne, da cui il sangue era però diligentemente spremuto via. E la morte? Non fu, come prima, un sonno un po' più lungo e riposante dopo la lieta e laboriosa fatica della vita, ma un terrorizzante precipitare nell' oscuro oceano dell'ignoto, anzi, del nulla. La nuova scorza dell'uomo, questa copertura che l'uomo stesso, col suo libero arbitrio, si era fatto crescere attorno al dolce ed innocente io interiore, si estese all'esterno, divenendo limite tra comunione e solitudine, e si andò sempre più spostando verso nuove e più ampie solitudini. Fiamme rutilanti sorvegliarono la ferrea barriera che l'uomo ha costruito tra la vita e la morte. Dice la Bibbia (Genesi 3-22): «Il limite è sorvegliato dai cherubini (creature di saggezza) armati dalla fiamma incandescente dello sterminio. turbinante senza posa. con moto concentrico. su se stessa. per salvaguardare la via che conduce all'albero della vita». Se all'uomo, spezzato in due parti dall'errore, fosse rimasta la possibilità di nutrirsi del frutto dell' albero della vita, questo errore si sarebbe mantenuto per sempre, mentre l'errore umano deve essere provvisorio. Fiamme di luce senza tenebra continuano a ferire l'uomo, facendogli sentire la nostalgia della integrità perduta, della realtà dimezzata e uccisa. Dice ancora la Bibbia (Genesi 3-24): «Adamo ed i suoi discendenti si sono voluti fare arbitri e stabilire quale parte del Bene è bene e quale parte del Bene è male. Per timore che stendano la mano ad impadronirsi del frutto dell'albero della vita per cibarsene e vivere così, nello stato in cui si trovano, durante tutta l'immensità del Tempo, siano isolati nello spazio fuori dall'Eden e siano posti dei cherubini a guardia dell'albero della vita». Questa fu "la cacciata". In realtà non fu Dio a cacciare gli uomini, ma furono gli uomini a cacciare Dio.L' error diabolicus. in sintesi, consiste nell' aver rifiutata e degradata la tenebra, accettando solo la luce. Mezzo Bene fu creduto il Bene Intero. L'altro mezzo Bene fu creduto il Male. Dopo la degradazione della tenebra, ogni uomo si trova ad essere periferia senza centro, ruota senza mozzo: non funziona più. L'uomo ha voluto fare da sé e si è ammalato di morbo psichico. Ma questo male è provvisorio: ad ogni morte la malattia viene dimenticata e cancellata, in un bagno nel Lete, e l'uomo viene di nuovo sottoposto al banco di prova terrestre. . Quando, superate queste prove, il pensiero, rifiutando la presunta utilità del male, utilità che è. un preconcetto dell'uomo, sarà divenuto perfetto, l'anima sarà tutta trasformata in Spirito e l'albero della vita e dell'eternità, simbolizzato dallo Zed, potrà senza pericolo tornare alla luce. Allora - come dice Enoch - «Le montagne salteranno come arieti e le stelle del cielo torneranno a cantare tutte in coro come in quel lontano giorno in cui fu trovato Melchisedek, il Re vero, sul grande fiume ... ». Allora, di nuovo, la divina brezza serale farà rabbrividire di gioia le coscienze liberate.

Fonte: liberamente tratto dall'opera del prof. M.Pincherle