Scoperta una nuova Stonehenge
Un gigante di legno di 5000 anni
Sulla piana di Salisbury una struttura neolitica
simile alla famosissima struttura in pietra
di Deborah Ameri
LONDRA (23 luglio) - Non è servito spostare neppure una zolla di terra. Gli archeologi moderni non assomigliano a Indiana Jones ed è bastato loro solamente un grosso radar, simile a un taglia-erba, per arrivare a una delle scoperte più eccitanti degli ultimi 50 anni: una nuova Stonehenge. A soli 900 metri dal sito di pietre neolitiche più famoso e misterioso al mondo, steso sulla piana di Salisbury, in Gran Bretagna, ricercatori delle università di Birmingham e dell’istituto Ludwig Boltzmann, in Austria, hanno individuato sotto terra un altro monumento cerimoniale, del tutto simile a quello di pietra, ma in legno.
Gli speciali macchinari della spedizione, dotati di radar in grado di penetrare gli strati di terreno, hanno delineato una fossa circolare con due aperture, le entrate, a nord-est e a sud ovest. All’interno, a una distanza regolare, si notano buche rotonde, di circa un metro di diametro, dove erano piantati enormi pali di legno. La struttura appartiene all’era neolitica come la Stonehenge originale ed è stata costruita circa 5.000 anni fa. «Si tratta di una scoperta eccezionale, che cambierà completamente la percezione del paesaggio che circonda Stonehenge - ha commentato entusiasta al Guardian il professor Vince Gaffney, dell’università di Birmingham, che ha guidato l’esplorazione - Questo è uno dei monumenti più studiati della terra, eppure c’è ancora parecchio da scoprire. Basti pensare che il 90% del terreno circostante non è mai stato scandagliato».
Il mistero delle pietre preistoriche ha affascinato gli archeologi per secoli. Secondo la teoria più accreditata il sito era usato come luogo funebre, per celebrare le esequie e sotterrare i morti. La fossa di legno, invece, sarebbe stata ad esclusivo appannaggio dei vivi. Anni fa nella zona sono stati scoperti altri circoli ornati con legno, il più famoso è Durrington Walls, a 13 chilometri dalle celebri pietre. Mike Parker Pearson, l’archeologo che da sempre se ne occupa, spiega che le strutture di legno erano in genere adibite a banchetti e festeggiamenti. Qualcuno degli studiosi, come la curatrice dell’English Heritage Amanda Chadburn, azzarda che proprio qui, nella fossa appena ritrovata, potrebbero essere stati celebrati i riti dei solstizi d’estate e d’inverno, che ancora oggi richiamano a Stonehenge centinaia di druidi moderni e curiosi.
Ma nonostante le tante scoperte eseguite recentemente (tra le quali la cava del Galles da cui provengono le pietre) Stonehenge rimane un muro impenetrabile di segreti ed enigmi irrisolti. Ancora non si sa, per esempio, chi costruì il cerchio magico. La tradizione che associa il luogo ai druidi, gli antichi sacerdoti celtici, è ormai stata demolita da parecchi studiosi. E anche sulla vera natura del sito gli esperti non concordano. Se la maggioranza sostiene che si tratti di una necropoli, altri vi riconoscono un luogo sacro al culto del sole e altri ancora, a causa della precisione matematica con la quale i megaliti sono stati disposti, un antico osservatorio astronomico.
(IL MESSAGGERO)
Un gigante di legno di 5000 anni
Sulla piana di Salisbury una struttura neolitica
simile alla famosissima struttura in pietra
di Deborah Ameri
LONDRA (23 luglio) - Non è servito spostare neppure una zolla di terra. Gli archeologi moderni non assomigliano a Indiana Jones ed è bastato loro solamente un grosso radar, simile a un taglia-erba, per arrivare a una delle scoperte più eccitanti degli ultimi 50 anni: una nuova Stonehenge. A soli 900 metri dal sito di pietre neolitiche più famoso e misterioso al mondo, steso sulla piana di Salisbury, in Gran Bretagna, ricercatori delle università di Birmingham e dell’istituto Ludwig Boltzmann, in Austria, hanno individuato sotto terra un altro monumento cerimoniale, del tutto simile a quello di pietra, ma in legno.
Gli speciali macchinari della spedizione, dotati di radar in grado di penetrare gli strati di terreno, hanno delineato una fossa circolare con due aperture, le entrate, a nord-est e a sud ovest. All’interno, a una distanza regolare, si notano buche rotonde, di circa un metro di diametro, dove erano piantati enormi pali di legno. La struttura appartiene all’era neolitica come la Stonehenge originale ed è stata costruita circa 5.000 anni fa. «Si tratta di una scoperta eccezionale, che cambierà completamente la percezione del paesaggio che circonda Stonehenge - ha commentato entusiasta al Guardian il professor Vince Gaffney, dell’università di Birmingham, che ha guidato l’esplorazione - Questo è uno dei monumenti più studiati della terra, eppure c’è ancora parecchio da scoprire. Basti pensare che il 90% del terreno circostante non è mai stato scandagliato».
Il mistero delle pietre preistoriche ha affascinato gli archeologi per secoli. Secondo la teoria più accreditata il sito era usato come luogo funebre, per celebrare le esequie e sotterrare i morti. La fossa di legno, invece, sarebbe stata ad esclusivo appannaggio dei vivi. Anni fa nella zona sono stati scoperti altri circoli ornati con legno, il più famoso è Durrington Walls, a 13 chilometri dalle celebri pietre. Mike Parker Pearson, l’archeologo che da sempre se ne occupa, spiega che le strutture di legno erano in genere adibite a banchetti e festeggiamenti. Qualcuno degli studiosi, come la curatrice dell’English Heritage Amanda Chadburn, azzarda che proprio qui, nella fossa appena ritrovata, potrebbero essere stati celebrati i riti dei solstizi d’estate e d’inverno, che ancora oggi richiamano a Stonehenge centinaia di druidi moderni e curiosi.
Ma nonostante le tante scoperte eseguite recentemente (tra le quali la cava del Galles da cui provengono le pietre) Stonehenge rimane un muro impenetrabile di segreti ed enigmi irrisolti. Ancora non si sa, per esempio, chi costruì il cerchio magico. La tradizione che associa il luogo ai druidi, gli antichi sacerdoti celtici, è ormai stata demolita da parecchi studiosi. E anche sulla vera natura del sito gli esperti non concordano. Se la maggioranza sostiene che si tratti di una necropoli, altri vi riconoscono un luogo sacro al culto del sole e altri ancora, a causa della precisione matematica con la quale i megaliti sono stati disposti, un antico osservatorio astronomico.
(IL MESSAGGERO)
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