La Montagna di Cristallo: il monte Kailash in Nepal da cui nasce il fiume Brahmaputra
Se compi un´azione salutare falla di nuovo.Gioisci nel ricordarla.Il frutto della bontà è la contentezza.Dhammapada 118
Un giorno il Beato si sedette di fronte ad un piccolo ruscello seguito dai suoi discepoli. In silenzio cominciò a meditare. Petali di loto brillanti come gioielli sollevavano il suo corpo verso l'alto come se non avesse peso. E guardando il piccolo corso d'acqua disse: «Questa, o Ananda, è la sorgente del fiume Brahmaputra: ora è solamente un piccolo ruscello, e all'inizio del suo cammino gocciola solo lievemente dalle rocce, ma via via che si muove verso la pianura si arricchisce delle acque di tutti gli altri fiumi e torrenti che incontra nel suo cammino. Infine le sue acque impetuose rendono fertile la pianura, finché talvolta rompono gli argini e portano sollievo alle terre assetate e desiderose, come fossero riarse dal fuoco.» Così disse e restò in silenzio.
Allora i discepoli cominciarono in cuor loro a porsi domande sul vero significato delle parole del Beato Tathagata, nato dal Loto. Tutti scrutavano nella loro mente, ma solo Ananda infine chiese:
«Cosa sono le gocce o ben Risvegliato, e che cosa è il fiume?»
«Quando il saggio compie il bene, o Ananda – disse il ben Risvegliato, Tathagata, nato dal Loto - non guardi se sia piccola o grande cosa. Seppur piccola e effimera come goccia l'azione del bene suscita altro bene. Perciò il bhikkhu sia come la sorgente che gocciola e lentamente accumula meriti sulla via del bene. Incontrando gli altri esseri e praticando altre azioni meritevoli, quel bene diverrà fiume - il figlio di Brahma che lava i peccati dal mondo - e infine renderà fertile tutta la sua mente, perché straripando, anche dove più arde e brucia essa sarà saziata.»
Ma Ananda chiese ancora: «Le azioni del bene , o ben Risvegliato, sono difficili da ripetere e a volte non ci sentiamo più in grado di compierle. Come possiamo fare allora per diventare ruscelli?»
«O Ananda, io ti dico, in virtù della tua passione per il Dharma tu non diverrai ruscello, ma grande fiume e sappi che molto vale il ricordo. Gli uomini ciechi, accecati da Mara, ricordano solo il male e il fuoco li divora, ma tu pensa alla goccia e al bene dato e ricevuto. Medita su quella goccia, suscita di nuovo la sua piccola illuminazione e in quella luce, anche di umile candela, agisci di nuovo e di nuovo, finché avrai riempito una grande giara cosicché rovesciandola, come dal lago Mapham Tso, scorrerà il tuo fiume.»
Il Beato rimase in silenzio, poi riprese:
«Non dimenticare te stesso. Non dimenticare quanto hai appreso dall'insegnamento e dalle tue azioni. Replica il bene, aggiungi gocce alla tua vita, o Ananda»
Il fiume Brahmaputra in Tibet
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