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    Messaggio  Federico Lun Set 20, 2010 8:50 pm

    L'ignoto bussa alla porta


    In seguito a una probabile esperienza di abduction di cui recupera pian piano i ricordi, una coppia di
    Messina viene pedinata e interrogata sull'accaduto da due individui misteriosi che si presentano come
    inviati del Ministero della Difesa. È solo l'inizio di una storia incredibile...

    di Ettore Interdonato

    L’estate scorsa, il nostro Centro Ricerche Ufologiche di Messina è stato contattato da due coniugi sui 45 anni,le cui esperienze sono, con tutta probabilità, riconducibili al fenomeno delle abduction. I testimoni, per i quali userò degli pseudonimi, si sono rivolti a noi una quindicina di giorni dopo l'accaduto, raccontandoci gli eventi.Francesco e Maria Grazia, sposati da quindici anni, vivono in una grossa cittadina in provincia di Messina e trascorrono i fine settimana nella casa di campagna. Tutto ha inizio una mattina di Giugno, nell'abitazione rurale, con le isole Eolie di fronte, quando la loro attenzione viene catturata da una sfera luminosa che sembra stazionare sul muro di cinta del giardino. Prendendo la macchina fotografica, Francesco si avvicina all'ulivo che nasconde parzialmente l'oggetto e scatta qualche foto. Una di queste evidenzia un ovoide bianco scintillante, lungo circa una decina di metri, alto quattro o cinque metri,privo di apparenti aperture. Dopo una quindicina di minuti, l'oggetto comincia ad allontanarsi, lento e silenzioso, superando le colline dietro all'abitazione. In seguito a questo episodio, Maria Grazia ricorderà che sia lei che il marito hanno cominciato a soffrire, inspiegabilmente, di violentevertigini. In tale occasione, i figli della coppia erano rimasti in città , con la nonna.
    L'ignoto bussa alla porta Ignotobussaallaporta5L'ignoto bussa alla porta Ignotobussaallaporta3
    Il secondo incontro
    La sera seguente, tornati da una festa, verso le 2 : 0 0 di notte, notano un oggetto illuminato da luci azzurrognole che, in volo, li sorpassa lungo la statale 113. La sua forma appare affusolata, l'intensità delle luci ricorda quella delle lampade al magnesio. Anche questa volta è grande la sorpresa e ancora più sorprendente è il seguito del racconto. Superato, infatti, l'abitato di un paesino lungo la statale, dopo una grande curva, il mezzo misterioso riappare dal nulla, più vicino: l'automobile dei testimoni viene avvolta da una luce lattiginosa e bluastra; la strada con le sue luci si dissolve e poi il nulla. Il racconto si interrompe qui e ognuno di loro mette in evidenza qualcosa di diverso. Secondo Francesco la macchina è bloccata dall'avvolgente fascio luminoso, mentre Maria Grazia sostiene di essersi sentita paralizzata da un globo di luce calda.Dall'esperienza riportano un forte fastidio fisico, pesantezza agli arti e alla testa. Imputano il malessere alla cena del ricevimento a cui avevano partecipato quella sera, ma qualcosa non torna: quando si ritrovano fuori dalla macchina è ormai giorno e loro sono distanti circa due metri dal veicolo!Mentre si guardano attorno, smarriti, sulla strada ancora deserta, Francesco e Maria Grazia vengono colti da un senso di panico mai provato prima. Hanno i brividi, le tempie sono calde. A Maria Grazia mancano la scarpa dal piede destro e la protesi dei due molari destri. La luce del giorno è intensa, devono essere almeno le 8:00 del mattino. Si avvicinano alla vettura, aperta, con le chiavi inserite. Il telefonino di Maria Grazia, rimasto in macchina, risulta inutilizzabile, mentre quello che il marito aveva addosso è sparito. La macchina non parte. Seduti nell'abitacolo, tenendosi per mano, si sentono reduci da qualcosa che non sanno definire, ma che evoca in loro molta paura e molte domande. Si ripromettono di non raccontare a nessuno di quell'esperienza assurda, per loro fortuna, dalla curva spunta una piccola utilitaria con a bordo un signore anziano che trasporta mangime per animali. L'autista rallenta,chiede ai coniugi se hanno bisogno d'aiuto, imprecando contro i delinquenti che, durante la notte, hanno devastato il pollaio e ammazzato le sue galline.Francesco e Maria Grazia chiedono l'ora: sono le 9:00 passate! Sono mancati per almeno quattro o cinque ore, di cui non ricordano nulla. Grati, accettano il passaggio dell'anziano signore e tornano a casa.
    Disturbi e fobie
    Ricordano solo un bagliore intenso, aderente come una colla, e colori, lampi biancastri, figure scomposte.Rivedono volti pallidi e allungati che li fissano intensamente. Tornano alla memoria sibili e ronzii di sottofondo e un tubo illuminato che scorre loro lungo il corpo, provocando una sensazione sgradevole. Nei giorni seguenti nessuno dei due affronta l'argomento di quanto accaduto quella notte e cercano di convincersi di essere stati vittima di allucinazioni, nonostante il manifestarsi, in entrambi, dì sintomatologie come picchi febbrili e vomito, che si attenuano spontaneamente, mentre permane intensa cefalea e astenia.Soprattutto Maria Grazia riporta disturbi nella sfera genitale, dolori alla fossa iliaca destra, associati a piccole metrorragie. Francesco, invece,presenta eritemi simmetrici sulle spalle, sulle braccia e al cingolo pelvico,che insistono per diverso tempo. Peggiora anche il suo diabete, che aveva sempre tenuto a bada con la terapia. Compaiono emorragie gengivali e disturbi alla visione, prevalentemente notturna. Anche a livello psicologico qualcosa è cambiato, la loro vita di coppia non è più la stessa. Malgrado il loro legame si sia rafforzato, non sentono più il bisogno di intimità, ma solo di condivisione dei pochi frammenti che vivono in modo confuso, tra i black-out emotivi di Francesco e le improvvise crisi di claustrofobia di Maria Grazia,che non riesce più ad andare in macchina. Incrociare i fari di altri mezzi è drammatico. Francesco è diventato insofferente al rumore del phon e del rasoio elettrico. Nessuno dei due entra più in ascensore. È in questa fase che i due testimoni si sono rivolti a noi per un aiuto e abbiamo tenuto un primo colloquio. Ci hanno mostrato le immagini dell'UFO ripreso nella loro casa di campagna e delle lesioni cutanee di Francesco. Il racconto della loro storia era interrotto da profondi silenzi e qualche sguardo dubbioso, come temessero di non essere creduti o di raccontare cose difficili da sopportare.
    L'ignoto bussa alla porta Ignotobussaallaporta2
    Due sinistri sconosciuti
    Suggeriamo alla coppia un percorso che prevede controlli clinici più accurati e una valutazione psicologico-psichiatrica. Nelle settimane seguenti organizziamo una serie di consulti con sanitari nostri collaboratori. A un mese dal primo colloquio, i riscontri sono chiari: i due soggetti, vittime di uno stress acuto, hanno modificato profondamente il loro profilo personale e di coppia. A una iniziale fase post traumatica, in cui hanno cercato di fingere che nulla fosse accaduto,nonostante i sintomi clinici fisici e psichici, è seguita la comparsa di una clinica più importante: fobie (claustrofobia e agorafobia), disturbi ansioso-depressivi, disturbi della sfera sessuale e alimentare. II quadro diagnostico andrebbe completato: i due testimoni si dicono d'accordo con la nostra impostazione e soddisfatti del percorso effettuato. Questo finché un giorno Maria Grazia e il marito spariscono improvvisamente. Non rispondono al telefono e non si fanno vivi in alcun modo. A Luglio inviamo un nostro collaboratore nella cittadina dove risiedono: al loro indirizzo non c'è nessuno. Alla fine di Agosto, Francesco ci contatta via email domandandoci un appuntamento in una località a metà strada tra Messina e la loro cittadina della riviera tirrenica. All'appuntamento, in una giornata afosa e senza vento,Francesco arriva in ritardo e senza scendere dall'auto ci fa cenno di seguirlo.La strada polverosa, che profuma di nepitella e more selvatiche, si inerpica sui fianchi di una collinetta. La casa bianca con le persiane rosse e gli alberi di limone dalle zagare profumate riposa in un idilliaco paesaggio, ma il racconto che Maria Grazia e il marito riferiscono è tutt'altro che rassicurante.Spiegano, infatti, di essersi rifugiati li dopo aver avuto incontri a dir poco inquietanti nelle ultime settimane. Avevano ritrovato un po' di tranquillità quando, una mattina, al citofono un "tizio", presentandosi come un inviato dal Ministero della Difesa, aveva chiesto di essere ricevuto. Si trattava di un individuo pallido, quasi cereo, calvo, occhi neri senza pupilla,che in coppia con un individuo simile a lui, senza stringere le mani irrompe in casa, esibendo un tesserino azzurro con fotografia. I due si dirigono sicuri verso il salotto, come se conoscessero l'abitazione. In mano tengono, in modo impacciato, una valigetta da cui parte un tubicino contenente un liquido colorato che continua sotto la manica della giacca scura, piuttosto scadente nel taglio, pensa Maria Grazia, di un orribile colore. I due sconosciuti tengono per tutto il tempo la valigetta sulle ginocchia e chiedono, con fare diretto, cosa sia accaduto loro lungo la statale S.S.113, quella sera, a quell'ora. Vogliono sapere cos'hanno fatto, se hanno delle fotografie, se ne hanno parlato con qualcuno. Francesco e Maria Grazia sono stupefatti: chi sono quei personaggi strani che sembrano usciti da un B-movie alla Romero? Gli sconosciuti tradiscono un crescente disagio, accentuato dalla comparsa di Pablo, il soriano di casa che sparisce sotto il divano, con una smorfia di terrore! I due uomini si alzano all'improvviso, e, silenziosamente, escono dall'appartamento, dimostrando ancora una volta una precisa conoscenza della casa. Francesco si avvicina alla finestra e vede una Fiat 131 Mirafiori nera che sembra nuova di zecca (saranno vent'anni che non è in produzione), guidata d a un uomo che fa salire a bordo i loro misteriosi visitatori e si allontana lungo il viale alberato. Quella notte Maria Grazia avverte delle presenze accanto al letto. Dopo la strana visita, la loro vita cambia e, neanche adirlo, cambia in peggio. in casa si verificano strani fenomeni: i cellulari si accendono da soli, la televisione "fa le bizze". Di notte, in camera da letto, compaiono piccoli globi di luce. Come non se bastasse, talvolta la131 Mirafiori li segue quando escono di casa. Ed è sempre la stessa automobile che fa capolino quando Francesco esce dall'ufficio o Maria Grazia va alsupermercato. I coniugi, allarmati, fanno controllare la targa della 131, che risulta inesistente!
    L'ignoto bussa alla porta Ignotobussaallaporta1
    Tornano i ricordi
    Un pomeriggio, mentre stava mettendo in ordine la camera da letto, Maria Grazia, aprendo un cassetto, troval'orologio che Francesco indossava quella notte di Giugno. È fermo alle 2:15.Lo rigira fra le mani, chiude gli occhi e improvvisamente una scena le invade la mente: vede se stessa e suo marito in una stanza molto luminosa. Sono seduti su due sedie di foggia curiosa, fermi come automi, mentre una striscia colorata, simile a uno scanner di fotocopie, percorre i loro corpi. È questione di un attimo, poi non riesce più a seguire il ricordo che, come un disco, si inceppa e la donna si ritrova a singhiozzare, con le tempie strette fra le mani. Una domenica, mentre sono a pranzo con dei parenti, un nipotino indica la porta, dove una nuvola densa di forma umana, alta quasi due metri, sembra condensarsi e poi dissolversi lentamente. Nel terrore generale, squilla il telefono e una conosciuta voce stridula chiede un appuntamento per parlare ancora del fatto che loro sanno... L'evento che segna il punto di "non ritorno" si verifica un paio di giorni dopo quando, tornando a casa,Francesco e la moglie trovano tutto a soqquadro, sebbene la porta d'ingresso non sia stata forzata. Sulla soglia della cucina compaiono improvvisamente i due sinistri individui della volta precedente, che li fissano minacciosi. «A quel punto», ci spiega Maria Grazia, «abbiamo capito che non potevamo più rimanere in quella casa, almeno per il momento. Non potevamo più sopportare quelle situazioni. In casa di mia zia forse ci lasceranno in pace, troveremo un po' di serenità». Poi sorride gentile: «Sa, abbiamo finalmente ricordato tutto o quasi. Ci hanno portato dentro quella sfera, non so come ci siamo arrivati.Siamo stati esaminati con una luce rossastra che ci passava addosso ripetutamente. Non ricordo che ci abbiano fatto del male. Però quanta angoscia... ». Un giorno di fine Settembre, Maria Grazia e Francesco vengono al Centro e ci salutano perché hanno deciso di trasferirsi. Proprio in quel momento, una collaboratrice ci informa che due strani uomini hanno chiesto di parlarci e stanno aspettando... Poi sentiamo un fischio acuto e veniamo colti da un forte malessere. Una ragazza è semi svenuta, i due coniugi sono terrorizzati, noi cerchiamo, malgrado tutto, di capire cos'è accaduto e usciamo per strada. Non c'è anima viva. Una decina di minuti dopo, andando al bar vicino, incrociamo una 131 Mirafiori nera con tre uomini a bordo che non si fermano...


    Fonte: X TIMES
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    Messaggio  Antonio Mer Set 22, 2010 8:12 am

    Caro Federico, ho letto appena quando dicono di non ricordare nulla.

    Mi chiedo se questa coppia hanno subito l'ipnosi regressiva. Ha stato cosi?

    Vorrei anche sapere qual è stato il processo di sintomi prima e dopo l'ipnosi ipnosi (se è stato fatto). È possibile?

    Grazie mi pare un caso molto simili a altre,....
    Ti saluto
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    Messaggio  Federico Gio Set 23, 2010 7:36 pm

    Antonio ha scritto:Caro Federico, ho letto appena quando dicono di non ricordare nulla.

    Mi chiedo se questa coppia hanno subito l'ipnosi regressiva. Ha stato cosi?

    Vorrei anche sapere qual è stato il processo di sintomi prima e dopo l'ipnosi ipnosi (se è stato fatto). È possibile?

    Grazie mi pare un caso molto simili a altre,....
    Ti saluto

    Proverò a cercare informazioni in merito Antonio Cool
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    Messaggio  Antonio Gio Set 23, 2010 10:11 pm

    Federico ha scritto:

    Proverò a cercare informazioni in merito Antonio Cool

    Grazie caro. cyclops

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