Ricostruito il "miracolo" il vento aprì il Mar Rosso

Uno studio Usa sulla fuga degli ebrei dall'Egitto: "Fortissime raffiche crearono un ponte di terra". La ricerca basata su misurazioni satellitari e analisi di reperti archeologici



Londra - "Mosè stese la sua mano sopra il mare e il Signore sospinse il mare con un forte vento dell'est tutta la notte e mise a secco il mare". Andò proprio così, come narra la Bibbia nel Libro dell'Esodo (14: 21). Se fu il Signore a separare le acque permettendo la fuga degli ebrei dall'Egitto, o si trattò semplicemente di Madre Natura, resta da stabilire.

Ma certo è che un forte vento avrebbe potuto effettivamente creare per qualche tempo un corridoio in mezzo al mare per il popolo eletto. Dopodiché, caduto il vento, le onde si sarebbero richiuse, e così si spiega perché l'esercito inviato dal Faraone fu sommerso e dovette rinunciare all'inseguimento. La divisione delle acque del Mar Rosso, forse il più spettacolare miracolo dell'Antico Testamento, immortalato da Charlton Heston nella parte del protagonista in un'indimenticabile scena di "I dieci comandamenti", colossal cinematografico hollywoodiano del 1956, trova dunque riscontro nella realtà. O perlomeno nella possibilità scientifica.

Uno studio basato su 14 simulazioni al computer, condotto dallo Us National Centre for Atmosphere Research e dall'università del Colorado, pubblicato dalla rivista online Public Library Research e anticipato ieri dalla stampa britannica, sostiene che un vento con una velocità di 100 chilometri orari, che spirasse per almeno dodici ore, avrebbe potuto creare un "ponte" di terra lungo 5 chilometri e largo 3 per all'incirca quattro ore. Più che sufficiente per consentire a Mosè e al suo popolo di passare dall'Egitto al Sinai nel loro viaggio verso la Terra Promessa, verso Israele. Non appena il vento si fosse arrestato, le acque si sarebbero rapidamente ricongiunte, come una marea che ricopre il fondo del mare lasciato precedentemente scoperto.

Analisi di reperti archeologici e misurazioni satellitari hanno permesso agli studiosi di stimare i flussi e le profondità delle acque di 3 mila anni fa nello spicchio di mare descritto dalla Bibbia. La ricerca smentisce il libro sacro su un punto: la traversata non sarebbe avvenuta all'altezza dell'odierna Suez, bensì una quarantina di chilometri più a nord, dove un ramo del Nilo sfiora una laguna costiera, vicino a dove oggi sorge Port Said. Il fenomeno di venti forti e regolari che spingono all'indietro ampi volumi di acqua era noto. Il nuovo studio lo applica alla fuga dall'Egitto aggiungendovi una conferma storica: il diario del generale Alexander Tulloch, un alto ufficiale dell'esercito britannico, che nel 19° secolo, trovandosi distaccato sulle rive del lago Tanis, ossia della laguna dove Mosè avrebbe effettuato la sua traversata, vide arrivare "una colonna di vento e diventare così forte che dovetti smettere di lavorare". Il mattino seguente, annota nel diario il generale, "il lago era scomparso e i nativi lo attraversavano a piedi camminando nel fango". E quel vento spirava "da est", scrive l'ufficiale, proprio come quello che salvò Mosè.

"La separazione della acque può dunque essere attribuita alle leggi della fisica e alla dinamica dei fluidi", commenta il professor Carl Drews, curatore della ricerca e devoto cristiano, autore di un sito Internet dedicato a riconciliare fede e lavoro scientifico. "Molta gente si è chiesta se la storia dell'Esodo è basata su fatti storici e il nostro studio suggerisce che la narrazione biblica è perfettamente verosimile". Per i credenti sarà un miracolo del Signore, per i non credenti un miracolo della Natura, ma il risultato è lo stesso: "L'acqua ritornò e coprì i carri, i cavalieri e tutto l'esercito del Faraone, invece i figli d'Israele avevano camminato in mezzo al mare e l'acqua fu per loro un muro a destra e a sinistra". Libro dell'Esodo (14: 28-29)

Fonte: La Repubblica

Una notizia molto interessante, del resto la ricerca scientifica ci stà aprendo nuovi orizzonti per quanto riguarda l'interpretazione di molti eventi Biblici...ma giustamente non cambia la sostanza dei fatti stessi...noi cerchiamo di vedere un evento diciamo possente un miracolo inspiegabile...è proprio il concetto del miracolo che per noi è fonte di attenzione e di ostacolo alla comprensione, nel senso che in natura esistono eventi che si scatenano naturalmente per una serie di circostanze ...la cosa veramente eccezzionale è la coincidenza dell'evento, e cioè il fatto che proprio quel giorno in quel presciso momento Mosè fosse proprio lì con il suo popolo! Chiaramente non si può organizzare un esodo di massa in 4 ore...ciò significa che lui sapesse cosa sarebbe accaduto..o che comunque fosse ispirato da consapevolezza...e questo è il vero fatto eccezionale...Chi ha ancora dei dubbi sull'autenticità della bibbia perde solo tempo a distruggere...chi invece cerca in positivo di comprendere cosa contiene ci può solo aiutare a comprendere il mondo antico e il mondo moderno...ci può far capire che quel linguaggio ermetico usato nella sua stesura non è fonte di alcuno inganno..ma è un modo che agli uomini di quel tempo era molto più comprensibile che per noi...Oramai è indubbio che l'uomo di duemila anni fà era molto più evoluto spiritualmente e meno evoluto tecnologicamente...ciò significa che il percorso della logica...ci ha però allontanato dalla nostra spiritualità...è pura illusione pensare che in quei tempi non fossero in grado di comprendere per ignoranza...i fatti dimostrano l'esatto contrario...siamo noi che siamo come distaccati mentalmente dal nostro passato...la saggezza di coloro che ci hanno preceduto ci pone ora difronte ad una realtà con cui dobbiamo per forza fare i conti! Ciao Federico articolo davvero importante!

Riconosco di non avere letto l`articolo, ma qui, in Spagna ha stato cosi difuso nella TV che penso i dati siano uguali.

Con tutto mio rispeto non posso fare altra cosa che ridere, ma ridere, ridere,........ come possiamo fidarci di questi "scienziati"?........
Solo di pensare nella intensitá dil vento neccesario per realizare questo evento a livello planetario si puo intuire che la concentrazione dal vento doveva essere neccesariamente conica....... questo senza analizare l`inclinazione direzionalità e l'angolo di incidenza,
e dopo aggiungere che le persone dovevano contrarrestare il vento cosi intenso di aprire le acque (si venne in faccia) o di non lasciarsi portare (si venne d`indietro).....

Ma come quello che desiderano è spiegare tutto, (incluso lo Divino), fanno teorie che a volte,......

Bèh, per alcuni e meglio pensare queste insostenibili teorie invece di credere nella intervenzione dalla Potenza Divina traverso Suoi Angeli.
......


Nonostante rigrazio di cuore, queste notizie che stimulano nostri menti e nostri cuori, battenti a volte con tanta velocità.

bè non è che voglio dissentire solo per polemizzare , ma se vogliamo sono state spiegate anche tante altre cose...per esempio l'ultmo che ricordo di aver letto era anche sul fenomeno delle acque diciamo rosse del nilo sempre realtivo ai segni mostrati Da Dio attraverso Mosè...ma questo non cambia assolutamente il riferimento biblico degli eventi, ne mette a rischio il nostro senso apparteneza al processo divino della nostra storia!