L'arcano ingannatore

Alcuni anni fa conobbi, una contattata. Aveva cominciato la sua straordinaria esperienza con l'udire strane voci provenienti dal proprio diaframma; queste voci, all'inizio difficilmente intelligibili, poi progressivamente sempre più chiare, affermavano di appartenere ad una creatura extraterrestre che si trovava su una nave in orbita attorno alla Terra. La mia amica prese via via più confidenza con il suo misterioso amico, che le offrì buoni consigli oltre a predirle eventi minori, che per lo più si verificarono. In seguito, i contatti proseguirono per mezzo della scrittura automatica: la ragazza avvertiva la necessità di scrivere e la sua mano iniziava a muoversi senza alcun controllo cosciente. Dapprima, tutto questo la riempì di spavento, soprattutto quando leggeva i bei pensieri profondi che aveva scritto sulla carta senza che la sua mente cosciente fosse minimamente intervenuta al proposito. Progressivamente, poi, il suo stato d'animo mutò, incominciò a sentirsi "prescelta" e ad eseguire ciecamente tutto quello che il suo confidente spaziale le chiedeva. Se avesse avuto una certa esperienza del fenomeno che stava vivendo, avrebbe probabilmente sospettato qualcosa riguardo alle comunicazioni ricevute, che in fin dei conti erano semplici voci interiori prive, non di rado, di qualunque buon senso. Per lei, tuttavia, costituivano una sorta di musica celestiale, e per questo scriveva e riceveva messaggi con sempre maggiore entusiasmo. Giunse ad acquisire un grosso ascendente sulle sue amiche, grazie anche al fatto di essere riuscita, qualche volta, a predire loro che cosa sarebbe successo in futuro. Un giorno sentì chiaramente che il bambino di una sua collega stava per essere investito da un'automobile mentre giocherellava con il suo triciclo. Senza esitare, si alzò dal suo tavolo di lavoro, in una grande fabbrica, e lo comunicò alla sua collega. Quest'ultima, senza nemmeno chiedere il permesso ai suoi superiori di potersi assentare dal proprio posto di lavoro, uscì immediatamente e si diresse a casa, spinta dall'ansia e dall'angoscia. Dopo un'ora ritornò adiratissima. Si diresse al tavolo della contattata e davanti a tutti le vibrò un sonante ceffone. Suo figlio stava perfettamente bene e l'incidente d'auto, che tanto l'aveva spaventata, altro non era in realtà che un'allucinazione della confidente dei "fratelli dello spazio". Casi simili a questo si sono verificati diverse volte. Siamo giunti alla conclusione che alle false "guide cosmiche" piace scherzare e giocare con gli eletti. Fanno profezie che si compiono finché non hanno conquistato la piena fiducia del contattato, poi, quando quest'ultimo è sottomesso senza scampo alla loro volontà e ha perso completamente la sua capacità di discernimento, annunciano un evento più incerto e fanno in modo che venga reso pubblico; di solito questa profezia non si verifica e il contattato, così screditato, cade in una profonda depressione. Questo accadde a molti falsi contattati. Lucifero si prende gioco di queste persone a suo piacimento, in questo modo riesce a screditare anche le vere esperienze di contatto ispirate dalle sfere celesti. Mi ricordo in particolare la predizione fatta a un contattato: gli extraterrestri gli annunciarono che il re di Spagna sarebbe stato vittima di un grave attentato. Quando comunicò la notizia ad alcuni intimi, gli venne consigliato di tenerla segreta e di non raccontarla a nessuno. Ma il contattato non diede retta ai consigli (non dimentichiamo che in queste situazioni gioca un ruolo importante anche il proprio orgoglio), e non solo non mantenne il segreto, ma andò a raccontare tutto in televisione. Giunse il giorno previsto e l'attentato non si verificò, per cui il contattato venne mortalmente deriso e mortificato. Gli extraterrestri gli spiegarono allora perché l'attentato non si era verificato, e lui continuò a prestarsi ai loro giochetti. Insisto nell'affermare che questi eventi siano facilmente spiegabili dal punto di vista psichiatrico, ma che la cosa si complichi ulteriormente quando si conoscono tutti i problemi reali intrinseci alla vita di un contattato. Come spesso ricordava Eugenio, non dobbiamo mai dimenticare che siamo esseri dotati di discernimento e coscienza.Solo mediante un corretto uso del discernimento possiamo trovare la nostra vera "voce" interiore.