La signora Germana Grosso era una persona semplice, una casalinga di Torino che viveva della sua pensione ed abitava con la madre anziana. Ma verso la fine degli anni ’50 la sua vita cambiò, quando l’irrazionale improvvisamente fece irruzione nella sua vita, ma pur sempre in sordina e senza sconvolgerne il flusso stabile e ordinato. Fu quando Germana iniziò a ricevere dei ‘messaggi telepatici’ da un ‘qualcuno’ che si qualificò col nome di “Rhendo”, maestro tibetano. Uno di questa Terra, insomma. I messaggi di Rhendo avevano carattere ‘propedeutico’, ossia di introduzione a ciò che sarebbe stato l’epicentro dell’attività telepatica di Germana: il suo contatto pressoché giornaliero con gli Extraterrestri, provenienti da una miriade di sistemi solari e dai rispettivi pianeti abitati. Dopo questo periodo di “allenamento”, Rhendo passò la parola agli amici Alieni, e Germana fece la conoscenza ad esempio con Ithacar, capo squadriglia della flotta spaziale del Pianeta Masar, pianeta del 57° sistema solare abitato dai discendenti di coloro che un tempo popolavano Marte, prima che cataclismi di portata immane lo rendessero invivibile. E poi conobbe Lioaki, Rukes di Alka, Hitaoo, Kladur di Etonya. Tutti Esseri che di volta in volta si qualificavano, descrivendosi o come simili a noi (Ithacar e Hitaoo nei ritratti che Germana dipinse sembrano dei “nordici”, dai lunghissimi capelli biondi e dagli occhi color smeraldo...) ma anche piccoli, come Rukes, oppure altissimi e dalla pelle scura, come Scarbaux, del 15° sistema solare. AHURIX.jpg I messaggi che le venivano trasmessi nelle più svariate ore del giorno e della notte (Germana sentiva come un “click” nella sua mente e doveva andare alla macchina da scrivere, che teneva sempre a portata di mano, per “captare” quanto le veniva dettato...) riguardavano gli argomenti più disparati, della nostra e della loro vita. Molte volte si faceva il quadro della nostra situazione politico-internazionale e da quei messaggi emergeva che “Loro” ci terrebbero costantemente sotto controllo, dai cieli ma anche da molteplici basi sotterranee e sottomarine. Una di queste basi si troverebbe addirittura sotto il territorio piemontese, nella zona di Meana, in Val di Susa. Forse l’avvistamento di Caselle del 1973, seguito da altri avvistamenti in quell'area, si riferisce proprio a quelle “presenze” celesti? A volte c’erano messaggi “profetici”, che riguardavano eventi che sarebbero capitati in seguito. E infatti io conobbi la Germana proprio grazie ad uno di tali messaggi. Nel novembre del lontano 1963, quando fu assasinato John Kennedy, il giorno successivo al fatto sul quotidiano Torinese “La Stampa” vidi un trafiletto che riferiva questo: “una casalinga di Torino già molti mesi prima aveva inviato una lettera all’Amministrazione Usa mettendola in guardia dal non far andare John Kennedy a Dallas, perché là sarebbe stato ucciso. Tutto questo gliel’avevano comunicato Entità Extraterrestri". Non ricordo se Germana ricevette una risposta alla sua lettera di avvertimento, ma i fatti non la smentirono. Idem successe con Robert Kennedy. Il messaggio, che ebbi occasione di leggere personalmente (frequentai assiduamente Germana per molti anni...) anticipava lo stesso tipo di evento. Verso gli anni ’70 Germana cominciò anche a dipingere, sempre a suo dire sotto dettatura telepatica. Germana diceva che i suoi quadri, che ornavano le pareti del suo salotto e di altri ambienti del modesto ma decoroso alloggio, erano fatti con tecniche e stili completamente diversi. Lei diceva di vederne per alcuni giorni i particolari in anticipo, come se le venisse proiettata nella mente una serie di diapositive. Poi, quando Germana aveva afferrato bene i dettagli e visualizzato il lavoro finito, acquistava il materiale necessario e dipingeva con mano sicura, come se ‘altri’ la guidassero. I quadri rappresentavano scene floreali di altri mondi, spirali di vari colori. In particolare uno mi colpì: quello in cui loro le fecero dipingere un “nuovo tipo di mezzo di volo”, o meglio un nuovo “sistema” di volo; le astronavi stilizzate volavano appaiate in un unico “gruppo”, legate tutte insieme. Poi a un certo momento si potevano “staccare” in unità singole, guidate da una che faceva da “capogruppo”. Mi vengono alla mente i filmati in cui da una specie di “tubo” che fluttua nell’aria si staccano sfere in gran numero, dando origine a delle vere e proprie “flotillas”... Una serie di quadri era completamente a tema “egizio”. I dipinti erano realizzati su papiro e i geroglifici venivano effettuati usando anche oro zecchino. Tali quadri, a dire di Germana, ritraevano rituali di magia bianca egizia, cui lei (la stessa Germana, in una sua reincarnazione egizia che le venne fatta affiorare alla mente...) era addetta, essendo a quei tempi sacerdotessa. Per tornare ai messaggi, una parola a parte meritano i “Trattati”. Due compendi di messaggi, nel primo dei quali “Loro” le raccontarono come andarono effettivamente le cose qui sulla Terra dall’inizio del suo sviluppo, con riferimento alle varie Civiltà che si susseguirono e in cui emerge che noi proverremmo da un altro pianeta, andato distrutto a causa di ciò che, in fondo, ci minaccia sempre: una guerra atomica di immani proporzioni. Noi fummo cacciati di là e relegati qua su questo pianeta, reso abitabile per ospitarci. E con noi furono portati piante e animali superstiti di quel pianeta chiamato Mathuabh. Un secondo trattato è invece “a temi” e in esso, dalla lettera “A” alla “Z”, vengono trattati vari argomenti. Chi li tratta non fa parte solamente della cerchia degli “amici” alieni; ci sono anche Spiriti di alto, se non altissimo livello spirituale, come Jesus, il “Cristo Cosmico”, intervenuto qui da noi nella missione che ben conosciamo e il cui nome ci è noto come Gesù Cristo, salvo essere, in realtà, un’Entità appartenente al patrimonio spirituale di tutti i popoli dell’Universo. All’occorrenza assume, come altre Entità, sembianze adatte per svolgere missioni là dove è richiesto. Germana, a quanto ho saputo dagli amici del CISU in marzo alla Convention del blog, ci ha lasciato qualche anno fa. Forse adesso il suo spirito aleggia nell’Universo infinito, come in un suo quadro dagli effetti tridimensionali, intitolato “Anime in volo verso la Luce”. Le anime erano simboleggiate da “nuclei” simili a girini bianco-dorati che si fondono con l’azzurro delle profondità celesti.
Fonte:Tigrino (corriere.it)
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