Oggi possediamo una tale quantità di indizi, se non di prove vere e proprie, dell'esistenza di un mondo abitato all'interno del nostro pianeta che, a mio avviso, dovremmo finalmente accettare questa realtà e imparare a convivere e interagire con essa. Mi occupo di questo argomento da diversi anni, e lo reputo di grande importanza: questa civiltà intratterreste, molto progredita tecnologicamente e soprattutto spiritualmente, si dice intenzionata a raggiungerci sulla superficie entro il 2012 per aiutarci a salvare e migliorare il nostro mondo. Un mondo che, altrimenti, è destinato a un futuro per lo meno incerto ed è comunque caratterizzato, nel presente, da due terribili cifre con cui noi, purtroppo, conviviamo piuttosto tranquillamente: diverse decine di migliaia di persone muoiono ogni giorno di fame e di sete sul nostro pianeta mentre ogni minuto viene sprecato un milione di dollari in spese militari.
Il racconto di Olaf
Molte antiche leggende, soprattutto dei popoli nordici, narrano dell' esistenza di un luogo paradisiaco, dove vivrebbero dei grandi Maestri spirituali. E noi sappiamo che leggende e miti quasi sempre rispecchiano delle realtà. Le tradizioni religiose parlano di un "Paradiso terrestre". Si sarebbero anche svolti diversi incontri, i particolar modo dopo la fine della Seconda guerra mondiale, tra personaggi del mondo interno e alcuni governi del nostro mondo (i quali, naturalmente, si sono ben guardati dal parlarne alle popolazioni), come è accaduto nel caso degli extraterrestri, anche se in scala molto più ridotta. Esistono racconti di alcune persone che sarebbero penetrate all'interno della Terra e sarebbero state accolte amichevolmente e ospitate. I più noti tra questi racconti sono quelli del Norvegese Olaf Jansen e quello del Contrammiraglio statunitense R.E.Byrd. Il primo, intorno al 1830, si è avventurato, assieme al padre, molto verso Nord con la sua barca da pesca sino a incontrare degli Intratterresti che lo avrebbero ospitato per circa due anni, mostrandogli le meraviglie del loro Mondo. Appena tornato in Norvegia Olaf (il padre era nel frattempo morto) ha raccontato la sua incredibile esperienza, che gli ha subito procurato ben 25 anni di manicomio! Quando ne è uscito non ha più -Ovviamente -parlato della Terra Cava, ma poco prima di morire ha raccontato tutta la sua peripezia allo scrittore W. G. Emerson che ne ha tratto un libro intitolato "The Smoky God". Ma il tema Terra Cava/lntraterrestri è soprattutto debitore di un altro personaggio di grande livello intellettuale e morale, il Contrammiraglio R. E. Byrd, che ha condotto varie esplorazioni polari con il proprio aereo sia al Polo Nord che al Polo Sud. Byrd scoprì, ancora nel 1929, una Terra dal clima temperato nel lontano Nord, presumibilmente l'''anticamera'' della Terra Cava, ma è soprattutto noto per la sua fantastica avventura del 19 Febbraio 1947 quando, casualmente, penetrò nella parte più esterna di questa terra, all'estremo Nord del nostro pianeta e venne condotto a parlare con un esponente di questo popolo. Questi gli spiegò che aveva voluto incontrarlo per pregarlo di riferire ai governi della superficie la grande preoccupazione della gente dell'interno della Terra relativa alla sperimentazione e all'utilizzo delle armi nucleari che avrebbe condotto alla distruzione del nostro mondo, ma anche del loro ... Ricordiamoci che, poco tempo prima, erano state perpetuate le orrende carneficine atomiche di Hiroshima e Nagasaki. La sua affascinante esperienza Byrd la descrive nel diario di bordo ed è un racconto molto lungo che riporto nel mio libro "Terra Cava-Nuova Terra" (Macro Edizioni).
Calde terre del nord?
La scoperta di Byrd di un'impensabile Terra calda nel ghiacciato Nord del pianeta era stata preceduta da numerose osservazioni e scoperte da parte di esploratori polari dell'Ottocento e del primo Novecento. Questi personaggi constatarono come, nell'avvicinarsi ai Poli geografici, si presentassero loro sempre più eventi e ambienti assolutamente contrastanti con la loro convinzione di andare incontro a una specie di inferno di ghiaccio. Alcune constatazioni di base: oltre l’80° parallelo i venti provenienti da Nord sono più caldi di quelli provenienti da Sud, molti uccelli vanno a svernare al Nord invece che al Sud, molti iceberg trasportati verso Sud dalle correnti dimostrano la presenza più a Nord di boschi e prati in quanto contengono pollini colorati e rami di alberi. Infine, oltre l’84° parallelo si individuano verdi vallate e montagne e la temperatura raggiunge addirittura i 20-25 gradi sopra lo zero di contro ai quasi -70 dell'Oceano Artico e Antartico. Era stata così scoperta, nella zona polare Nord, ma lo stesso vale anche per il Polo Sud, una terra di grandi dimensioni caratterizzata da una temperatura primaverile, che consente l'esistenza di un variopinto mondo vegetale e anche, come vedremo, animale e umano. Cosa ha a che vedere tutto questo con la Terra Cava e i suoi abitanti? Il calore di questa zona, non potendo essere provocato dal nostro Sole, deve essere generato da qualcosa di endogeno del nostro pianeta. Chi, come me, sostiene l'esistenza della Terra Cava -grazie anche dalle scoperte fatte tramite fotografie satellitari -si è convinto che lì si trovino le aperture polari che portano all'interno del nostro pianeta, le famose "Bocche di Agartha", tramite le quali esce il calore del mondo interno, che così consente l'esistenza e una grande molteplicità di vita in quest'area dell'estremo Nord e dell'estremo Sud del pianeta. Si tratta di aperture di un diametro di ben 2300 km, quasi sempre nascoste da nubi che si formano a seguito dell'incontro tra l'aria calda che fuoriesce dall'interno e l'aria più fredda dell'esterno. Ma non è tutto. Queste scoperte vengono supportate da alcune fotografie satellitari del 1968, disponibili su internet, e che dimostrano l'esistenza delle aperture polari che conducono all'interno del pianeta. Fotografie più recenti e più dettagliate purtroppo non si hanno, almeno a mia conoscenza, probabilmente a causa del cover-up che ne impedisce la pubblicazione.
Ice caps
Sempre su Internet esistono immagini di diversi pianeti del nostro sistema solare, riprese dai telescopi spaziali, che mostrano come questi pianeti abbiano, ai rispettivi Poli, dei "cappucci" di una luce che non può che emergere, tramite le aperture polari, dal loro interno. In tutti i pianeti l'interno è cavo, come nel nostro, e in essi si trova un piccolo sole che illumina e riscalda i territori dell'interno. Come pure nel nostro, come vedremo più avanti. La scienza ortodossa definisce "ice caps", calotte ghiacciate, queste formazioni luminose, ma pare più probabile che si tratti di aurore luminose, anche perché si sono talvolta osservati degli sprazzi o raggi di luce uscire verticalmente. Questa struttura dei pianeti solari, secondo molti scienziati, sarebbe stata generata dal modo in cui i pianeti stessi si sono formati. Inizialmente essi erano costituiti solo da masse gassose che ruotavano su se stesse. A seguito di questa rotazione, le particelle più pesanti vennero progressivamente espulse dalla forza centrifuga, verso l'esterno, provocando la formazione della crosta del pianeta, mentre quelle più leggere si contraevano sino a formare il sole centrale. La stessa forza centrifuga avrebbe creato anche le aperture polari. Credo si possa affermare, dunque, che con ogni probabilità la nostra Terra è cava e che le Bocche di Agartha sono i grandiosi portali per raggiungere questo mondo misterioso che si trova sotto i nostri piedi, tema che approfondirò nei prossimi articoli.
Fonte: Terra Cava - Nuova Terra F. Cellina Macro Edizioni
Il racconto di Olaf
Molte antiche leggende, soprattutto dei popoli nordici, narrano dell' esistenza di un luogo paradisiaco, dove vivrebbero dei grandi Maestri spirituali. E noi sappiamo che leggende e miti quasi sempre rispecchiano delle realtà. Le tradizioni religiose parlano di un "Paradiso terrestre". Si sarebbero anche svolti diversi incontri, i particolar modo dopo la fine della Seconda guerra mondiale, tra personaggi del mondo interno e alcuni governi del nostro mondo (i quali, naturalmente, si sono ben guardati dal parlarne alle popolazioni), come è accaduto nel caso degli extraterrestri, anche se in scala molto più ridotta. Esistono racconti di alcune persone che sarebbero penetrate all'interno della Terra e sarebbero state accolte amichevolmente e ospitate. I più noti tra questi racconti sono quelli del Norvegese Olaf Jansen e quello del Contrammiraglio statunitense R.E.Byrd. Il primo, intorno al 1830, si è avventurato, assieme al padre, molto verso Nord con la sua barca da pesca sino a incontrare degli Intratterresti che lo avrebbero ospitato per circa due anni, mostrandogli le meraviglie del loro Mondo. Appena tornato in Norvegia Olaf (il padre era nel frattempo morto) ha raccontato la sua incredibile esperienza, che gli ha subito procurato ben 25 anni di manicomio! Quando ne è uscito non ha più -Ovviamente -parlato della Terra Cava, ma poco prima di morire ha raccontato tutta la sua peripezia allo scrittore W. G. Emerson che ne ha tratto un libro intitolato "The Smoky God". Ma il tema Terra Cava/lntraterrestri è soprattutto debitore di un altro personaggio di grande livello intellettuale e morale, il Contrammiraglio R. E. Byrd, che ha condotto varie esplorazioni polari con il proprio aereo sia al Polo Nord che al Polo Sud. Byrd scoprì, ancora nel 1929, una Terra dal clima temperato nel lontano Nord, presumibilmente l'''anticamera'' della Terra Cava, ma è soprattutto noto per la sua fantastica avventura del 19 Febbraio 1947 quando, casualmente, penetrò nella parte più esterna di questa terra, all'estremo Nord del nostro pianeta e venne condotto a parlare con un esponente di questo popolo. Questi gli spiegò che aveva voluto incontrarlo per pregarlo di riferire ai governi della superficie la grande preoccupazione della gente dell'interno della Terra relativa alla sperimentazione e all'utilizzo delle armi nucleari che avrebbe condotto alla distruzione del nostro mondo, ma anche del loro ... Ricordiamoci che, poco tempo prima, erano state perpetuate le orrende carneficine atomiche di Hiroshima e Nagasaki. La sua affascinante esperienza Byrd la descrive nel diario di bordo ed è un racconto molto lungo che riporto nel mio libro "Terra Cava-Nuova Terra" (Macro Edizioni).
Calde terre del nord?
La scoperta di Byrd di un'impensabile Terra calda nel ghiacciato Nord del pianeta era stata preceduta da numerose osservazioni e scoperte da parte di esploratori polari dell'Ottocento e del primo Novecento. Questi personaggi constatarono come, nell'avvicinarsi ai Poli geografici, si presentassero loro sempre più eventi e ambienti assolutamente contrastanti con la loro convinzione di andare incontro a una specie di inferno di ghiaccio. Alcune constatazioni di base: oltre l’80° parallelo i venti provenienti da Nord sono più caldi di quelli provenienti da Sud, molti uccelli vanno a svernare al Nord invece che al Sud, molti iceberg trasportati verso Sud dalle correnti dimostrano la presenza più a Nord di boschi e prati in quanto contengono pollini colorati e rami di alberi. Infine, oltre l’84° parallelo si individuano verdi vallate e montagne e la temperatura raggiunge addirittura i 20-25 gradi sopra lo zero di contro ai quasi -70 dell'Oceano Artico e Antartico. Era stata così scoperta, nella zona polare Nord, ma lo stesso vale anche per il Polo Sud, una terra di grandi dimensioni caratterizzata da una temperatura primaverile, che consente l'esistenza di un variopinto mondo vegetale e anche, come vedremo, animale e umano. Cosa ha a che vedere tutto questo con la Terra Cava e i suoi abitanti? Il calore di questa zona, non potendo essere provocato dal nostro Sole, deve essere generato da qualcosa di endogeno del nostro pianeta. Chi, come me, sostiene l'esistenza della Terra Cava -grazie anche dalle scoperte fatte tramite fotografie satellitari -si è convinto che lì si trovino le aperture polari che portano all'interno del nostro pianeta, le famose "Bocche di Agartha", tramite le quali esce il calore del mondo interno, che così consente l'esistenza e una grande molteplicità di vita in quest'area dell'estremo Nord e dell'estremo Sud del pianeta. Si tratta di aperture di un diametro di ben 2300 km, quasi sempre nascoste da nubi che si formano a seguito dell'incontro tra l'aria calda che fuoriesce dall'interno e l'aria più fredda dell'esterno. Ma non è tutto. Queste scoperte vengono supportate da alcune fotografie satellitari del 1968, disponibili su internet, e che dimostrano l'esistenza delle aperture polari che conducono all'interno del pianeta. Fotografie più recenti e più dettagliate purtroppo non si hanno, almeno a mia conoscenza, probabilmente a causa del cover-up che ne impedisce la pubblicazione.
Ice caps
Sempre su Internet esistono immagini di diversi pianeti del nostro sistema solare, riprese dai telescopi spaziali, che mostrano come questi pianeti abbiano, ai rispettivi Poli, dei "cappucci" di una luce che non può che emergere, tramite le aperture polari, dal loro interno. In tutti i pianeti l'interno è cavo, come nel nostro, e in essi si trova un piccolo sole che illumina e riscalda i territori dell'interno. Come pure nel nostro, come vedremo più avanti. La scienza ortodossa definisce "ice caps", calotte ghiacciate, queste formazioni luminose, ma pare più probabile che si tratti di aurore luminose, anche perché si sono talvolta osservati degli sprazzi o raggi di luce uscire verticalmente. Questa struttura dei pianeti solari, secondo molti scienziati, sarebbe stata generata dal modo in cui i pianeti stessi si sono formati. Inizialmente essi erano costituiti solo da masse gassose che ruotavano su se stesse. A seguito di questa rotazione, le particelle più pesanti vennero progressivamente espulse dalla forza centrifuga, verso l'esterno, provocando la formazione della crosta del pianeta, mentre quelle più leggere si contraevano sino a formare il sole centrale. La stessa forza centrifuga avrebbe creato anche le aperture polari. Credo si possa affermare, dunque, che con ogni probabilità la nostra Terra è cava e che le Bocche di Agartha sono i grandiosi portali per raggiungere questo mondo misterioso che si trova sotto i nostri piedi, tema che approfondirò nei prossimi articoli.
Fonte: Terra Cava - Nuova Terra F. Cellina Macro Edizioni
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