Portogallo - Tomar: monastero e mappe misteriose
Fra i tanti veli che avvolgono la storia del monastero fortezza di Tomar, il mistero più inquietante sembra essere la sua esile notorietà.
Adagiato sulle rive del Nabão , ( nome arabo: Tomar ), non troppo distante dal Tago, più vicino alla città universitaria di Cohimbra che a Lisbona, il convento fortezza fu fondato nel marzo del 1160 da Gualdim Pais Cavaliere di re Alfonso nel 1139 e Maestro dei Cavalieri del Tempio nel 1153, tre anni dopo il suo ritorno dalla Palestina.
Si può ammirare ancora oggi la sua statua in tenuta da Cavaliere Templare nella principale Praça da República di Tomar proprio sotto la sua creazione.
Va subito detto che i templari furono la chiave per la riconquista dei territori portoghesi in mano ai musulmani.
Ma allora dove sta il mistero? Da alcuni anni la storia dei templari e delle vicende vere o immaginifiche, eroiche o vili che furono, al di là dei miti o dei riti esoterici o eretici che la storia in alcuni casi addebita loro, è risalita prepotentemente alla ribalta facendo la fortuna di tanti scrittori ed editori.
Segno che fa presa sul pubblico.
E con loro ne hanno beneficiato anche le storie e le memorie dei luoghi , delle città e degli edifici che li hanno visti assoluti protagonisti nel bene e nel male di due secoli.
Da Chartres e la sua cattedrale, a Parigi con il nuovo Tempio oggi non più esistente ma dove si può ancora ammirare una chiesa sconsacrata ora Conservatoire des Arts et des metiers ( quello del Pendolo di foucault), alle fortezze della Palestina e del medio oriente , a Cipro fino ad Antalia in Turchia, Italia, Germania, Inghilterra, Linguadoca e infine Scozia, molte Commanderies, fortezze, chiese gotiche , castelli, cattedrali ancora oggi meta di folle di turisti talvolta inconsapevoli , sono muti testimoni della grandezza di quest'ordine e tutti culturalmente o turisticamente celebrati.
Tutti tranne uno: il convento monastero di Tomar.
Eppure così non dovrebbe essere perché Tomar vide il nascere della cavalleria templare portoghese che liberò le terre in mano ai Musulmani.
Perchè fu stimolo, guida,spirito e supporto delle grandi imprese che portarono regnanti illuminati (come Enrico il Navigatore ) e coraggiosi navigatori alla scoperta e alla colonizzazione di nuove terre e nuove economie.
Tra questi si suppone che anche Cristoforo Colombo abbia trovato negli archivi del monastero mappe nautiche e indicazioni utili a raggiungere le Americhe (già scoperte e visitate dal vichingo Erik il Rosso che segui una rotta artica lungo la Groenlandia).
nel convento do Cristo di Tomar queste tracce sono leggibili ancora oggi e ricoprono quattro secoli di storia e di scoperte.
E infine Tomar fu sede dei superstiti del Tempio che dopo i processi per eresia, il cui vero scopo fu quello reggere i favori di Filippo il Bello re di Francia bramoso dei tesori custoditi dal Tempio e assecondarne gli scopi di eliminazione di un ordine troppo potente e minaccioso per i due poteri costituiti, in Portogallo furono risparmiati e protetti , come in Scozia, dando loro una nuova verginità con il nome di "poveri cavalieri di Cristo".
Questo fu anche il loro primo nome quando andarono, soggiornarono e tornarono dagli scavi del Tempio di Gerusalemme imprimendo al loro ordine e all'Europa dell'epoca una spinta economica e modernista che lascia traccia ancora oggi. Tra le altre cose inventarono la lettera di credito.
E' quindi immaginabile che i fuoriusciti dalla vicina Francia abbiano recato con loro documenti e carteggi di grande rilevanza e provviste di oro e argento per la loro sopravvivenza.
Ma c'é di più. Ancora oggi in Portogallo ( ma non solo )sopravvivono almeno tre ordini che si riconducono alla tradizione templare che ha così sfidato nei secoli le accuse di eresia e altro con il quale nel 1314 l'ordine fu ufficialmente soppresso.
E non mancano le adesioni di nuovi adepti, uomini e donne, che vengono iniziati cavalieri dell'Ordo Supremus Miitaris Templi Hierosolomytani nella Cappella di Nossa Senhorada Conceiçao al di sotto del Convento fortezza.
Non manca per finire poi la solita leggenda che accompagna i Templari più che la storia di altri ordini cavallereschi: un tesoro nascosto in una specie di labirinto di vani e scale che collegano i sette chiostri del Convento.
Eppure con tutto questo di Tomar non si parla e quasi non si scrive mai. Come a volere che il velo su questo posto e la sua storia non venga alzato. Ma perchè? Chi preferisce l'oblio alla notorieta?
Fonte: www.luoghimisteriosi.com
Ultima modifica di Caterina il Lun Nov 08, 2010 9:21 am - modificato 1 volta.
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