Tutto è connesso, tutto si basa sulle stesse ' leggi, e i Nativi pur vivendo lontano dalle civiltà d'Europa e d'Asia, le conoscevano, le praticavano, sviluppando valori che i "bianchi" nella conquista del West, non sono riusciti a cancellare. Si legga quanto diceva in quegli anni l'indiano Walking Buffalo: «Il nostro popolo non aveva ; leggi come le vostre ma eravamo in piena armonia con il ;' Grande Spirito che è Creatore e Sovrano di tutte le cose. Voi bianchi eravate convinti che fossimo selvaggi. Non avete capito le nostre preghiere. Quando cantavamo inni al Sole. alla Luna o al Vento, diceste che adoravamo idoli. Ci condannaste come anime perdute, solo perché il nostro modo di venerare il Divino era diverso dal vostro. Noi vedevamo il Grande Spirito in tutte le cose. Lo sapevate che gli alberi parlano? Parlano tra di loro e parleranno anche a voi se li ascolterete. Ma non li sapete ascoltare. Come non ascoltare le altre voci della Natura. Come quelle degli animali». I Nativi trattavano ogni creatura con rispetto, onorando la Madre Terrà e ne utilizzavano le risorse con parsimonia e riverenza. Anche quando uccidevano un bufalo, per la loro sopravvivenza, lo ringraziavano per" il suo sacrificio, e pregavano perché potesse reincarnarsi in un nuovo ciclo vitale. E mai nessun animale veniva ucciso in più. di quanto fosse necessario alla tribù, in un rapporto di totale armonia. Uomini, piante, pietre ed animali, | erano tutti uguali, tutti con un ruolo stabilito dal loro Creatore, Wakan Tanka, e tutti animati dallo stesso spirito. Ecco perché gli Indiani consideravano sacri molti animali, abbellivano le case con le loro raffigurazioni, e decoravano i propri oggetti, le armi, i copricapo e loro stessi, con simboli e piume che richiamavano gli animali stessi, e le loro caratteristiche. Uno per tutti le penne d'aquila sul capo dei guerrieri, dei capi, in modo che lo spirito di quell'animale entrasse dentro di essi, ne influenzasse le attività e il modo di agire. L'animale quindi, con le sue peculiarità, diventava come una guida spirituale, che donava potere, forza, protezione, abilità, furbizia al singolo, o all'intera tribù. Per questo molti clan di Nativi si riconoscevano in un particolare animale, l'animale "Totem", dando vita al clan del Lupo, del Bisonte, del Falco e così via. In certe tribù vi era il divieto di uccidere l'animale Totem e di cibarsene, mentre in altre, al contrario, l'animale veniva ucciso secondo rituali ben definiti, e se ne mangiava la carne per assumerne le caratteristiche principali. Altre tribù intagliavano la figura dell'animale in un palo, che poi ha assunto il significato di Totem, in modo da identificarsi sempre più con esso e con i tre mondi che rappresentava.
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