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    Omaggio al Mahatma Gandhi parte I: l’osservazione intima

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    Omaggio al Mahatma Gandhi parte I: l’osservazione intima Empty Omaggio al Mahatma Gandhi parte I: l’osservazione intima

    Messaggio  Federico Gio Apr 21, 2011 4:07 pm

    Omaggio al Mahatma Gandhi parte I: l’osservazione intima

    Omaggio al Mahatma Gandhi parte I: l’osservazione intima Gandhi


    Il progresso autentico della società e quindi del mondo non può che passare attraverso la capacità individuale di rinnovarsi. Omaggio a Mahatma Ghandi. L’uomo che in sé aveva una forte autocoscienza. Poche parole, un denso significato. Mahatma Ghandi, un maestro il cui messaggio ancora riesce a penetrare e a lasciarvi il segno negli animi di chi sa ascoltare. Il nostro omaggio oggi è dedicato alla sua profonda psicologia rivoluzionaria, al suo insegnamento sull’importanza del singolo individuo e dei suoi pensieri come forza motrice e vitale dell’intero pianeta. Di seguito vi proponiamo alcune delle sue storiche frasi, selezionate e riproposte allo scopo di riportare alla luce un messaggio più attuale che mai: l’importanza dell’auto-osservazione, del conoscere se stessi e della crescita personale al fine di diventare giorno dopo giorno un uomo migliore. Da una riflessione tanto profonda non possono che venir fuori una serie di atteggiamenti e pensieri nobili e propositivi, quello di cui oggi l’uomo ha forse più bisogno che mai.

    Fermiamoci a guardare ciò che siamo e dove siamo

    Cerchiamo di fare ordine. Partiamo dalle basi, dall’osservazione del mondo che ci circonda, dalla sua frenesia e dal suo perpetuare ciecamente un movimento caotico senza ordine né scopo.
    Queste parole nascevano dalle sue osservazioni:

    L’uomo non vuole riflettere sulle cose più importanti. Egli cerca di persuadere se stesso che non ha tempo per dedicarsi a simili riflessioni. La conoscenza di noi stessi è un bene inestimabile e noi vorremo acquistarla senza sforzo. Ricchezza, fama e tutti gli altri beni non valgono nulla, eppure,per farli nostri, saremmo disposti anche a venderci.

    L’osservazione intima

    L’importanza di conoscere se stessi è la chiave della serenità, sia personale che sociale. Conoscere se stessi vuol dire abbattere ogni orgoglio, guardarsi dentro ed ammettere realtà spesso scomode. Vuol dire accettare di fare uno sforzo nella consapevolezza di compiere un lavoro, innanzi tutto, per il proprio bene e, di conseguenza, per il bene di chi ci circonda. Le sue parole ci ricordano:

    Per conoscere se stessi è necessario tirarsi fuori dal proprio guscio e osservarsi senza compassione. Chi cerca fuori di sé non crescerà mai. Lo spazio per la crescita è interiore. L’educazione moderna tende a distogliere i nostri occhi dallo spirito. Le possibilità della forza spirituale o forza d’animo non ci interessano più e i nostri occhi sono costantemente fissi sull’evanescente, sul transitorio, sulla forza materiale. Siamo certamente arrivati al limite estremo della mancanza di immaginazione. Ogni uomo possiede interiormente due occhi: uno gli serve per vedere se stesso quale egli è, l’altro quale dovrebbe essere. Quanto più acquisisco in esperienza, tanto più mi accorgo che l’uomo è la causa del proprio dolore e della propria gioia. Chi nasconde la propria ignoranza, l’accresce. Solo chi la riconosce umilmente può sperare di farla diminuire. Se vogliamo vivere una vita degna di questo nome, è necessario che buttiamo via ogni pigrizia mentale e meditiamo sulle cose fondamentali. Come diverrà semplice allora la nostra vita.

    FONTE
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    Omaggio al Mahatma Gandhi parte I: l’osservazione intima Empty Re: Omaggio al Mahatma Gandhi parte I: l’osservazione intima

    Messaggio  Patrizia Gio Apr 21, 2011 5:12 pm

    Tante sono le volte che capiamo tante cose di noi confrontandoci con il mondo...al contrario il viaggio che facciamo a volte dentro di noi ci può dare la sensazione di essere soli...e a volte nella caduta ci commiseriamo certo dando mille colpe agli eventi avversi...ma poi in quel viaggio troveremo davanti un ostacolo che non può essere abbattuto con quello che hai acquisito sino li...si un enorme specchio...che puoi certo attraversare solo quando ci avrai veramente visto dentro come sei nella verità...solo allora ti libererai dei confini che la materia ...la gravità genera sulla percezione dei tuoi limiti...dei tuoi confini...e allora forse ritornerai a respirare non solo percependo i tuoi polmoni rigenerati...ma ti sentirai di far parte DEL RESPIRO DEL MONDO...come UNO certo, ma anche e soprattutto come parte del TUTTO. Questo accade nel momento che identifichi un punto fermo...una verità a cui senti di appartenere davvero con umiltà e senso!
    Ciao Federico sembra facile...ma è la cosa più difficile da ammettere: io sono niente...creta grezza...informe come mi sono ridotto ora... su cui si posò un alito divino... e se lo riconosco, se lo ammetto, cercando trà il buio più profondo dei miei labirinti posso riconoscermi e crescendo, camminando giorno dopo giorno...trà cadute e rialzate, e allora io stesso potrò ridarmi riallinearmi alla giusta forma dell'origine...diventando parte del tutto...immaginazione...che crea coscienza e universi indefinibili...infiniti ...allora forse mi ripresenterò alla fonte con una forma priva di filamenti aggrovigliati e sconnessi flower sunny

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