Antonio ha scritto:
Ho pututo leggere anche quello che Alex ha scritto e mentre volevo commentare, ha sparito suo commento.
Piccolo disguido tecnico Antonio...ho provato a riscrivere quanto è sparito.
donnacinzia ha scritto:....penso che invece di citare sempre altri con articoli presi in rete (servono anche quelli, ovvio), sarebbe più "stare in famiglia" se si parlasse di
noi, delle nostre vite che ci hanno portato anche quì, delle nostre esperienze, di come ci confrontiamo noi nella vita quotidiana e non parlare di regole fatte da altri x
arrivare a chissà quali esperienze, perchè se non abbiamo niente di personale, ma solo letture e seminari e quant'altro, vuol dire che siamo gusci vuoti, riempiti con
parole di altri.
Mi piace pensarci sotto un albero, o su una roccia a bordo di un torrente, seduti a parlare di tutto, ed essere in sintonia con ogni cosa, e guardare l'orologio e vedere
che sono già passate 3 ore..... e l'energia buona che abbiamo prodotto ha portato via il terreno al male....
Si cinzia, condivido completamente il tuo pensiero. C'è un tempo per ricevere ed un tempo in cui bisogna donare quanto ricevuto, rimettendolo a disposizione ampliato della nostra realizzazione e del nostro individuale sentire. Continuare a prendere senza dare, quando si è in grado di farlo, non è positivo e alla lunga risulta dannoso e sterile, perchè porta all'indigestione e alla staticità. In fondo ci è stato insegnato che
"è donando che si riceve", poichè ci si predispone ad accogliere nuove conoscienze da elaborare, fare proprie e ridistribuire, in un ciclo aperto che non prevede chiusure. Ci è stato raccomandato di essere come un vaso vuoto, non perchè dobbiamo essere privi di sostanza, ma perchè solo un vaso vuoto di se stesso può essere riempito....e perchè solo un vaso pieno può dare di se ed essere nuovamente pronto ad accogliere nuovi contenuti.
Riportare notizie o altro materiale è utile ma come giustamente mi fai riflettere tu, è anche più facile perchè comporta uno sforzo minimo, anche se non per questo è sgradito, anzi.
Raccontare di se, condividere realizzazioni e pensieri, far partecipi gli altri delle proprie riflessioni è facile e difficile allo stesso tempo...soprattutto ciò che può frenare sono le logiche mentali, che condizionano e bloccano.
Il timore di essere giudicati o di non essere compresi, la paura di essere derisi o sbeffeggiati...paure umane ma lecite, derivate dall'atteggiamento comune che incontriamo nel mondo.
Raccontarsi significa esporsi in prima persona, ma penso che se viene fatto con chi può capire e con la giusta intenzione, cioé quella di condividere con altri ciò che ci rende sereni e felici interiormente, non dobbiamo temere nulla, perchè è semplice manifestazione delle nostre nature spirituali.
La spiritualità non è un qualcosa che si può accendere o spegnere a comando, perchè in tal caso è un ruolo teatrale, è finzione.
La spiritualità è vita ed espressione tangibile anche in questa dimensione materiale di quello che siamo, attraverso tutto quello che facciamo, pensiamo, diciamo.
Sono convinto che così come nella vita quotidiana, se quando ci mettiamo davanti alla tastiera per scrivere qualcosa lo facciamo con l'intento di "dare di noi", se ci mettiamo amore, non sarà difficile intendersi, poichè lo spirito parla un idioma universale.
L'amore necessita di amore, quindi se ci mettiamo amore in quello che facciamo e non tanto per farlo, qualsiasi cosa essa sia (anche scrivere su un forum) allora come dici tu,
"l'energia buona che avremo prodotto avrà sotrratto terreno al male"! Credo che Federico, in quanto ideatore e promotore di questo portale, sia daccordo se dico che nelle intenzioni questo vuole essere un luogo di armonia e serenità, "un'oasi felice" (passatemi il termine) nel caos e nella confusione di quel calderone che nella grande che nella maggioranza dei casi rappresenta internet, in merito agli argomenti che questo sito si propone di trattare. Un luogo virtuale dove trovare ristoro per lo spirito, comunione di intenti e unione, con mente e cuore liberi da ogni riserva, con sincerità e trasparenza.
Ciò che anima questo sito, soprattutto in questo tempo di grande confusione, è il desiderio di portare chiarezza per quanto è nelle nostre capacità, nella speranza che possa essere un piccolo punto di luce, uno fra i tanti, capace di indicare la direzione come un faro nel tumulto della tempesta. Vogliamo aiutare...prima di tutto noi stessi e di riflesso gli altri, a mantenere attivi ed operanti i valori in cui crediamo, e condividere questo con chiunque senta di fare altrettanto... nessuno ce lo chiede ma la nostra coscienza ci stimola a farlo.
Ci riusciremo? Non possiamo saperlo, ma certamente facciamo tutto il possibile e siamo felici se chi frequenta il sito e condivide questo sentire lo manifesta concretamente contribuendo con iil frutto dei propri "talenti", donando anche attraverso ogni singola lettera digitata sulla tastiera un po' del proprio amore.
Sono sicuro che questo possa accadere anche attraverso un mezzo come internet, perchè non è il mezzo ad essere arido ma solo un uso improprio e distante dalla logica dettata dallo spirito può renderlo tale.
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