Che dire, ringrazio la vita (o me stessa? o chi ci ha creato) che nel momento che ho
sentito i primi suoni di allarme, invece di perdermi nel dolce non agire /lasciamo perdere e
continuare la bella vita girando la testa facendo finta di niente, dopo sicuramente un travagliato
pensare e pensare, ho letteralmente cambiato vita. Scrivo questo xchè questa sera, mentre sfac-
cendavo in cucina, (io tengo la tv accesa in un'altra stanza e l'ascolto come fosse radio), sul TG1,
non sò a che punto ho sentito che parlavano delle colonne di S. Lorenzo a Milano, dove spadroneggiano
i delinquenti e bisogna aver paura anche di giorno a passare e guardare cosa succede.
Era il 1995 ed io lavoravo ormai da qualche anno a Milano, in pieno centro , e precisamente in via Disciplini
e C.so Italia, ero ormai arrivata come donna ad un buon punto di carriera lavorativa, ero soddisfatta
economicamente e personalmente, ero responsabile di ben 14 uomini ed avevo ancora ampie possibilità
di carriera, ma ormai era qualche mese che nell'intervallo, invece di andare in mensa od altri posti x mangiare,
io con un collega passegggiavamo sino alle colonne di S.Lorenzo e mangiavamo magari un panino
seduti sulle panchine. Una settimana dopo l'altra, io che sono sempre stata un'ottima osservatrice
del mondo intorno a me, notavo molti movimenti di persone tipo impiegati, bancari, persone così
dette rispettabili che arrivavano e dando danaro, ritiravano bustine (cocaina) da gruppetti sparsi
tra le panchine e le aiuole. Un giorno mi si avvicinano 3 tizi, chiedendomi in tono duro "che guardi stronza"
ed io (sono proprio sempre stata così), li ho guardati come se fossi la più delinquente del mondo, ed ho
risposto " guardo quello che voglio e girate i tacchi, xchè magari io sono più protetta di voi".
Prprio così, spontaneamente, senza pensare come se al mio posto avesse parlato un'altra persona.
Dopo un dieci minuti, come tutti i giorni, mi sono alzata x ritornare in ufficio e nessuno è più
venuto ad infastidirci.
Arrivata in C.so Italia, mi avvicino ad una macchina della polizia che di solito stazionava lì, e dico
cosa ho visto e come mi hanno minacciata.
In sintesi i poliziotti mi hanno detto che sapevano cosa succedeva alle colonne di S.Lorenzo, ma che
purtroppo con le leggi che erano in vigore allora (e probabilmente ancora) tutelavano di più
i delinquenti che il cittadino normale. Mi hanno spiegato che se loro arrivavano ad arrestare un
tizio x spaccio, ad esempio, ed erano ad 1 ora dalla fine dell'oraio di lavoro, e lo portavano in
commissariato, prima che stendevano i verbali e tutto quello che c'era da fare, il loro orario
di fine lavoro era già passato, ma dovevano obbligatoriamente finire l'arresto e gli atti burocratici,
senza essere pagati in straordinario. Se penso che era il 1995 ed eravamo già così ingabbiati,
non oso pensare come sia ora il mondo a distanza di 15 anni!
Ho capito che se rimanevo lì, sarei morta, (e non sarei servita proprio a nessuno), ed allora nel marzo
del 1996 mi sono licenziata ed ho cambiato tutta la mia vita.
Non è stato scappare, ma semplicemente avere il coraggio di lasciare benessere, soldi, carriera,
vacanze, e tutto quello che ci può stare, per essere senza finzioni se stessi, e cercare partendo
da posti meno "in" , meno alla moda o fuori dalle regole e mettersi tutti i giorni in gioco x tirare
avanti e cercare nel roprio piccolo di migliorare il tessuto della nostra società.
Se rimanevo a Milano sarei ora già polvere, mentre dove sono ora, anche se come proprio oggi (ho
contato), ho spalato letteralmente 95 kG. di cacca, sono ancora viva, ed ho conosciuto persone
che mai avrei potuto pensare di conoscere, ed ho visto e vedo cose, che mai avrei immaginato,
e nel mio piccolo semino quello che x me è la giustizia e l'amore verso tutto quello che ci circonda,
e penso che l'uomo deve fermarsi e non essere sempre superficiale o riempirsi solo la bocca di
belle parole, ma poi continuare la solita vita, ma veramente mettersi in gioco. non è detto che vada
sempre bene, ci sono momenti veramente duri ma se non ci si lascia schiacciare dal
pessimismo, non sò come, tutto si aggiusta sempre!
Ognuno ha la propria strada, questa che stò facendo è la mia, non è detto che ad un altro debba
andare bene, ma sò che le cose fatte xchè sentite veramente nel proprio profondo, sono sempre
quelle giuste, ma bisogna non essere ipocriti primo con se stessi e poi verso gli altri.
Io dopo che questa sera ho ascoltato quello chi diceva il Tg, ho sentito la necesssità di scrivere,
magari a qualcuno serve, ad altri fà sorridere, ad altri sarà indifferente, ma mi basta una sola
persona che capisca il mio dire, ed io sarò servita a qualcosa.
cinzia
sentito i primi suoni di allarme, invece di perdermi nel dolce non agire /lasciamo perdere e
continuare la bella vita girando la testa facendo finta di niente, dopo sicuramente un travagliato
pensare e pensare, ho letteralmente cambiato vita. Scrivo questo xchè questa sera, mentre sfac-
cendavo in cucina, (io tengo la tv accesa in un'altra stanza e l'ascolto come fosse radio), sul TG1,
non sò a che punto ho sentito che parlavano delle colonne di S. Lorenzo a Milano, dove spadroneggiano
i delinquenti e bisogna aver paura anche di giorno a passare e guardare cosa succede.
Era il 1995 ed io lavoravo ormai da qualche anno a Milano, in pieno centro , e precisamente in via Disciplini
e C.so Italia, ero ormai arrivata come donna ad un buon punto di carriera lavorativa, ero soddisfatta
economicamente e personalmente, ero responsabile di ben 14 uomini ed avevo ancora ampie possibilità
di carriera, ma ormai era qualche mese che nell'intervallo, invece di andare in mensa od altri posti x mangiare,
io con un collega passegggiavamo sino alle colonne di S.Lorenzo e mangiavamo magari un panino
seduti sulle panchine. Una settimana dopo l'altra, io che sono sempre stata un'ottima osservatrice
del mondo intorno a me, notavo molti movimenti di persone tipo impiegati, bancari, persone così
dette rispettabili che arrivavano e dando danaro, ritiravano bustine (cocaina) da gruppetti sparsi
tra le panchine e le aiuole. Un giorno mi si avvicinano 3 tizi, chiedendomi in tono duro "che guardi stronza"
ed io (sono proprio sempre stata così), li ho guardati come se fossi la più delinquente del mondo, ed ho
risposto " guardo quello che voglio e girate i tacchi, xchè magari io sono più protetta di voi".
Prprio così, spontaneamente, senza pensare come se al mio posto avesse parlato un'altra persona.
Dopo un dieci minuti, come tutti i giorni, mi sono alzata x ritornare in ufficio e nessuno è più
venuto ad infastidirci.
Arrivata in C.so Italia, mi avvicino ad una macchina della polizia che di solito stazionava lì, e dico
cosa ho visto e come mi hanno minacciata.
In sintesi i poliziotti mi hanno detto che sapevano cosa succedeva alle colonne di S.Lorenzo, ma che
purtroppo con le leggi che erano in vigore allora (e probabilmente ancora) tutelavano di più
i delinquenti che il cittadino normale. Mi hanno spiegato che se loro arrivavano ad arrestare un
tizio x spaccio, ad esempio, ed erano ad 1 ora dalla fine dell'oraio di lavoro, e lo portavano in
commissariato, prima che stendevano i verbali e tutto quello che c'era da fare, il loro orario
di fine lavoro era già passato, ma dovevano obbligatoriamente finire l'arresto e gli atti burocratici,
senza essere pagati in straordinario. Se penso che era il 1995 ed eravamo già così ingabbiati,
non oso pensare come sia ora il mondo a distanza di 15 anni!
Ho capito che se rimanevo lì, sarei morta, (e non sarei servita proprio a nessuno), ed allora nel marzo
del 1996 mi sono licenziata ed ho cambiato tutta la mia vita.
Non è stato scappare, ma semplicemente avere il coraggio di lasciare benessere, soldi, carriera,
vacanze, e tutto quello che ci può stare, per essere senza finzioni se stessi, e cercare partendo
da posti meno "in" , meno alla moda o fuori dalle regole e mettersi tutti i giorni in gioco x tirare
avanti e cercare nel roprio piccolo di migliorare il tessuto della nostra società.
Se rimanevo a Milano sarei ora già polvere, mentre dove sono ora, anche se come proprio oggi (ho
contato), ho spalato letteralmente 95 kG. di cacca, sono ancora viva, ed ho conosciuto persone
che mai avrei potuto pensare di conoscere, ed ho visto e vedo cose, che mai avrei immaginato,
e nel mio piccolo semino quello che x me è la giustizia e l'amore verso tutto quello che ci circonda,
e penso che l'uomo deve fermarsi e non essere sempre superficiale o riempirsi solo la bocca di
belle parole, ma poi continuare la solita vita, ma veramente mettersi in gioco. non è detto che vada
sempre bene, ci sono momenti veramente duri ma se non ci si lascia schiacciare dal
pessimismo, non sò come, tutto si aggiusta sempre!
Ognuno ha la propria strada, questa che stò facendo è la mia, non è detto che ad un altro debba
andare bene, ma sò che le cose fatte xchè sentite veramente nel proprio profondo, sono sempre
quelle giuste, ma bisogna non essere ipocriti primo con se stessi e poi verso gli altri.
Io dopo che questa sera ho ascoltato quello chi diceva il Tg, ho sentito la necesssità di scrivere,
magari a qualcuno serve, ad altri fà sorridere, ad altri sarà indifferente, ma mi basta una sola
persona che capisca il mio dire, ed io sarò servita a qualcosa.
cinzia
Gio Mar 22, 2012 10:10 pm Da Filippo Bongiovanni
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